C’è molta attesa fra i produttori di nocciole per la fiera che si tiene nel fine settimana a Settime. “Nocciole, sapori e dintorni”, praticamente al termine dell’annata, si presenta come un appuntamento di riferimento per tutti gli addetti al settore in cui si discute di qualità, di mercato e prospettive per il futuro.

Nell’Astigiano quest’anno la raccolta delle nocciole sta volgendo al termine con qualche difficoltà. In alcune zone, i temporali hanno rallentato le operazione e talvolta danneggiato in parte il prodotto, ora sottoposto con cura all’essiccazione. Problematica non uniforme sul territorio, spiegano i tecnici Coldiretti, dove anche a distanza di pochi chilometri un po’ di pioggia è scesa quasi giornalmente, mentre in altre zone le nocciole sono rimaste immacolate sulle piante.

Si prevede una riduzione quantitativa – rileva Maurizio Gucciardo, tecnico Coldiretti specializzato in corilicoltura – rispetto all’anno passato e una qualità complessiva da verificare una volta raccolto e stoccato a dovere il prodotto”. Di sicuro, al netto delle difficoltà di raccolta e di più o meno temporali sopportati, chi ha saputo lavorare con professionalità avrà maggiori risultati rispetto a chi non si è dedicato con perizia alla coltivazione.

Coldiretti da quattro anni promuove l’accordo di filiera con l’azienda dolciaria novese Novi-Elah-Dufour e per mezzo della cooperativa Monferrato Frutta quest’anno sono coinvolti 220 corilicoltori con 500 ettari di noccioleti. Un disciplinare produttivo regola la qualità del prodotto conferito: “Sono previsti almeno due momenti di raccolta per ogni produttore – rileva Carlo Torchio, segretario Coldiretti della zona di San Damiano dove si concentra un’alta produzione di nocciole – ma quest’anno chi ha potuto ne ha fatti sicuramente di più per preservarne la qualità. Infatti la nocciola matura patisce l’acqua e l’umidità e diventa fondamentale raccoglierla subito e asciugarla bene. Purtroppo quando i campi sono inpraticabili questo non è possibile”.

Alla fine a fare la differenza sarà anche quest’anno il cosiddetto “cimiciato” e la presenza di frutti marci e bacati. “Durante l’annata – rileva Gucciardo – risulta sempre fondamentale il controllo e il monitoraggio della cimice, attraverso la tecnica del frappage. Solo così si possono effettuare gli opportuni interventi agronomici”.

E’ anche per questi motivi che Coldiretti, in questi anni, ha attivato una serie di incontri periodici con i produttori per un’azione informativa e divulgativa sulle corrette tecniche di gestione dei noccioleti. Fra questi c’è anche quello di Settime inserito nel programma della fiera. Si tiene domenica prossima, 15 settembre, a partire dalle ore 9, direttamente in un corileto di frazione Meridiana in prossimità del centro paese. “Quest’anno – spiega Antonio Bagnulo, responsabile assistenza tecnica di Coldiretti Asti -, in collaborazione con Agrion, faremo una dimostrazione in campo su allevamento e gestione di giovani noccioleti non ancora in produzione; inoltre sono previste due attività dimostrative con piccola attrezzatura a batteria e con dimostrazione aratro specifico per noccioleto”. Sempre per iniziatica di Coldiretti Asti, a partire dalle ore 10 in fiera ci sarà poi l’esposizione e la presentazione di alcune aziende agricole con prodotti trasformati a base di nocciole. “Nell’occasione – sottolinea Bagnulo – sarà anche presente un nostro punto tecnico informativo, sulle norme e procedure per la trasformazione dei prodotti primari”.

La fiera della nocciola di Settime sarà però anche l’occasione per parlare del mercato della nocciola e rilevare le quotazioni dell’annata.

“Visto l’andamento particolare dell’annata e in considerazione della diminuzione di prodotto sul mercato – sottolinea Roberto Cabiale, corilicoltore di Moncalvo e vice presidente di Monferrato Frutta – il valore delle nocciole potrebbe aumentare rispetto all’anno passato. Le quotazioni di inizio annata 2018 furono di 320/340 euro al quintale, ovvero 350 euro per gli aderenti al progetto Coldiretti con la Novi-Elah-Dufour (con punte di 380 sull’alta qualità). Le prime quotazioni e transazioni di nocciole Tonda Gentile Trilobata, registrate sull’annata 2019, si attestano attorno ai 380 euro al quintale, che nel caso del progetto Coldiretti-Novi diventerebbero almeno 400  euro al quintale”.

“Per i corilicoltori – rileva Diego Furia, direttore di Coldiretti Asti – è importante poter avere una certa stabilità dal mercato e quindi una compensazione sul prezzo quando diminuisce la produzione. Anche perché oggi, con circa 5.500 ettari di noccioleti, per l’economia dell’Astigiano la corilicoltura rappresenta un comparto importante”.