Consueto appuntamento a Castiglione con la fagiolata di piazza San Defendente, primo evento gastronomico dell’Astigiano anche per questo 2012.
I sessanta paioli ribollono dall’alba nella piazza della frazione, quintali di fagioli e ceci che saranno distribuiti gratuitamente dopo la benedizione del parroco.

La tradizione:

In molti paesi si trovano antiche usanze, che per la loro singolarità, sia pure si tratti di cose semplici, meritano di essere ricordate, tanto più quando risalgono ad epoche remotissime. Ogni anno il giorno di S. Defendente, 2 gennaio, in pubblica piazza si fanno cuocere parecchie caldaie di fagiuoli, che vengono poi distribuiti gratuitamente ai poveri e a quanti si presentano. La cosa ha carattere sacro, perché in detto giorno il parroco celebra la S. Messa in onore di S. Defendente. In passato, quando la chiesa parrocchiale era lontana, si recava a celebrare la Messa nella Cappella di S. Defendente, ora per lo stragrande numero dei partecipanti alla festa, la Messa solenne si celebra in parrocchia, successivamente si va con solennità a benedire le fumanti caldaie dei fagiuoli. Questi sono forniti dalla popolazione stessa, mentre i confratelli della Compagnia del Suffragio sono incaricati di andarne alla questua. Dal 1917 in qua i confratelli del Suffragio cedono 1′ incarico della questua ai coscritti, i quali offrono alla Compagnia un compenso di lire 50. Ora a quando risale questa tipica e suggestiva usanza, che tutti riempie di buon umore, e che ogni anno richiama ad assistervi non solo i Castiglionesi, ma anche non pochi dai paesi limitrofi? Se si chiedesse ai Castiglionesi, certo nessuno potrebbe dircelo. Pare di aver trovata la data precisa dell’istituzione della medesima. Nel volume «Le piu antiche carte capitolari d’Asti», pubblicato nel 1907 per cura di Ferdinando Gabotto, e del comm. Nicola Gabiani, vi è un atto da cui si ricava 1’istituzione di questa usanza. Attesa la sua importanza, crediamo di doverlo riportare dal testo originale. Ne diamo qui il riassunto tradotto in italiano: ‘L’anno del Signore 1200 addì 19 marzo, alla presenza dei testimoni sottoscritti, i signori Giacomo di Valle Canea (Caniglie) e Rodolfo suo fratello, pongono fine ad una vertenza venendo ad una transazione coi Canonici Elemosine Prevosto della Cattedrale, Uberto di Priocca, Gerardo di Alessandria e Gerbaldo, a nome del Capitolo della Chiesa Astese, per tutte le ragioni e azioni che avevano e non potevano esigere su varii terreni colti e incolti posseduti dallo stesso Capitolo in Valle Canea e nel gorreto di Quarto.
Per la quale transazione il Capitolo paga Lire 16 di moneta Astese e i fratelli Rodolfo e Giacomo colle rispettive mogli giurano sul santo Vangelo di rinunciare di pieno assenso ad ogni loro pretesa per se e per i loro eredi. Delle quali 16 lire astesi, uno dei testi, Guglielmo Baldissero di Castiglione, si offre a pagare per i Canonici lire 6, con la condizione che i Canonici ogni anno celebrino, dopo la sua morte, una S. Messa in suffragio dell’ anima sua e dei suoi parent!, e donino ai poveri, pure ogni anno, un’emina di fagiuoli. -De quibus libris XVI Willelmus Baldisserus pro mercede et remedio anime sue suorumque predecessorum in suprascripta transatione persoluit libras VI. Pro quibus post obitum mum omni anno Capitulum Missam celebrare teneatur, et minam unam leguminum pauperibus ero-gare. Firmati testimoni: Giacomo Gastaldo di Quarto; Guglielmo Baldissero e Guido suo fratello, di Castiglione; Ansaldo Fracchia e Alberto suo fratello, pure di Castiglione. Actum in urbe Aste – in claustro de domatefeliciter. (Fatto nei chiostri del Duomo di Asti). – Notaio Gandolfo». Nell’atto sopracitato non é detto esplicitamente il paese a cui i Canonici debbano erogare tali fagioli in beneficenza; ma é naturale il pensare che deve intendersi per i poveri del paese di G. Baldissero. Ora, essendo egli di Castiglione, come risulta dalla sua sottoscrizione come teste, ci volle gratificare i suoi compae-sani poveri. Di qui é lecito e naturale il conchiudere che la distribuzione gratuita del fagioli, che tuttora si pratica ogni anno in Castiglione, tanto più che é accompagnata dalla celebrazione della S. Messa abbia avuto origine nel 1200, e da un Castiglionese, Guglielmo Baldissero. Nel corso del secoli, per il variare inevitabile delle vicende, il compito della distribuzione gratuita dei fagioli é passato ad altri ed ora é adempiuto da tempo immemorabile dai Confratelli del Suffragio. Tradizione questa, come si vede, più che secolare, ma che conserva tutta la bellezza e suggestività di quei secoli remoti.

(http://www.castiglioneasti.it/)