Ha ricevuto giovedì la triplice cittadinanza onoraria Andrea Accomazzo, direttore di volo della missione Rosetta e capo delle missioni Esa nel sistema solare. La città di Asti ha celebrato così l’ingegnere 46enne a pochi giorni dagli exploit della sonda Rosetta e di ExoMars, che ha messo in orbita intorno a Marte il satellite Tgo, ma che ha purtroppo fallito l’atterraggio controllato del modulo Schiaparelli. L’evento è stato promosso dall’associazioni “Asti Ali e Radici – Astigiani nel Mondo” e dal “Comitato Papa Francesco”, che l’anno scorso avevano organizzato una medesima iniziativa per un’altra astigiana d’adozione (da parte del padre): Fabiola Gianotti, direttrice generale del Cern. Dopo aver guidato la sonda Rosetta fino allo storico rendez-vous con la cometa 67-P Churyumov-Gerasimenko, nel 2014, Accomazzo è stato inserito dalla rivista americana Nature tra i dieci scienziati più popolari del mondo. Originario di Domodossola e da anni residente a Darmstadt, dove lavora presso il centro operativo dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), Andrea Accomazzo ha radici astigiane tramite i due nonni paterni: Luigi Paolo Accomazzo, nato nella frazione di San Desiderio di Calliano, e Adelina Caldera, nata a Castell’Alfero. Nel corso di una cerimonia pubblica che si è tenuta al palazzo della Provincia in piazza Alfieri, a partire dalle 11, il comune di Asti assieme a quelli di Calliano e Castell’Alfero ha assegnato allo scienziato piemontese la triplice cittadinanza onoraria. Per l’occasione Accomazzo ha tenuto una lectio magistralis sullo spazio davanti agli alunni dell’ultimo anno dei licei scientifici Vercelli di Asti, Pellati di Nizza Monferrato e dell’Artom. Due ingegneri di Thales Alenia Space Torino, che hanno collaborato a progetti dell’Esa, Dino Brondolo e Roberto Marra, hanno preparato gli studenti all’evento con una conferenza dal titolo: “Esplorare lo spazio per migliorare il futuro del pianeta”. Elena Fassio