Il sindaco di Asti Fabrizio Brignolo con una lettera inviata nei giorni scorsi al presidente della Regione Cota e agli assessori Bonino e Ravello, ha richiesto di sospendere l’inoltro del parere espresso dalla Giunta Regionale al Ministero dei Trasporti e agli altri Enti in merito alla Tangenziale sud ovest e ha richiesto un incontro per illustrare la posizione della città di Asti sul progetto. Il sindaco ha messo in evidenza alcuni passaggi della delibera della Giunta Regionale ritenuti particolarmente significativi. La delibera innanzi tutto riafferma il  principio secondo cui “la valutazione regionale deve poggiare sulle valutazioni dell’Amministrazione Comunale per legge titolare delle funzioni di pianificazione sul proprio territorio”. Tuttavia la delibera si basa sui pareri espressi dal Comune di Asti nel 2009 e nel 2011 e, quindi, non tiene conto del parere della nuova amministrazione comunale, insediatasi nel maggio 2012. Per questo viene richiesta la sospensione della trasmissione del parere e una nuova audizione del Comune. Nella lettera il sindaco di Asti ribadisce la richiesta di esaminare il tracciato di Lungo Borbore, a suo tempo predisposto dall’amministrazione Voglino. La delibera della Giunta Regionale in proposito dà conto del fatto che anche il Ministero dell’Ambiente ha formulato esattamente la stessa richiesta, che non è mai stata esaudita. Letteralmente si legge nella delibera della Giunta Regionale: “Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali …  ha formalmente espresso un parere sfavorevole al progetto presentato in quanto ha ritenuto non mitigabile l’impatto sui vari aspetti della componente paesaggistica…propone inoltre l’approfondimento di un’ alternativa progettuale all’interno del contesto urbano mediante adeguamento della strada lungo Borbore, ristrutturazione di corso Savona e raddoppio del ponte esistente”. Questo approfondimento, sostiene Brignolo, come risulta dalla lettura del testo della deliberazione non è stata mai effettuato. La richiesta di approfondimento e della comparazione tra le due soluzioni (galleria di San Pietro e lungo Borbore) è da sempre il cuore della proposta del centro sinistra astigiano che oggi amministra la città e quindi non può essere elusa, anche perché l’elusione della stessa implica la violazione dell’ articolo 93 comma 3 del D. Lgs. 183/2006 il quale prevede che il progetto preliminare deve contenere: “una relazione illustrativa delle ragioni della scelta della soluzione prospettata in base alla valutazione delle eventuali soluzioni possibili”, nonché dell’art. 15 comma 12 DPR 21 dicembre 1999 n. 554 in base al quale “qualora siano possibili più soluzioni progettuali, la scelta deve avvenire mediante l’impiego di una metodologia di valutazione qualitativa e quantitativa, multicriteri o multiobiettivi, tale da permettere di dedurre una graduatoria di priorità tra le soluzioni progettuali possibili”. “Fino a ieri –ha precisato il sindaco- la valutazione comparativa tra la strada in galleria sotto San Pietro e il tracciato di lungo Borbore era stata esclusa sul presupposto che non si potevano comparare strade di categoria diversa (a doppia carreggiata e quattro corsia la strada sotto San Pietro, a due corsie e unica carreggiata il Lungo Borbore): ora che anche la strada sotto San Pietro a tutti gli effetti è diventata una strada a due corsie di categoria C2 (esattamente la stessa classificazione della strada Lungo Borbore progettata dall’Amminstrazione Voglino) la comparazione non può più essere elusa”. Per ribadire le posizioni dell’Amministrazione, il sindaco ha allegato alla lettera inviata alla Regione le osservazioni a suo tempo presentate dai gruppi consiliari di minoranza, oggi divenuti di maggioranza. Dalla lettura della delibera della Giunta Regionale si rileva che alcune delle proposte dell’allora minoranza sono comunque state accolte. In particolare la previsione di innestare la strada non sull’autostrada Asti Cuneo ma dallo svincolo di corso Savona (altrimenti non servirebbe alla mobilità locale) e la previsione di un collegamento meno impattante tra corso Torino e il nuovo ospedale. Oltre che la Regione, nei prossimi giorni il sindaco incontrerà anche la società Autostrada Asti Cuneo s.p.a., titolare del progetto, con cui è già stato concordato un appuntamento.