Un patto per diffondere il valore dell’accoglienza attraverso il volontariato civico. E’ quello sottoscritto giovedì in prefettura da sei Comuni della Valle Tanaro che si sono impegnati nel far lavorare su base volontaria e gratuita i profughi accolti nel Cas di Castello di Annone. Proprio il paesino con l’ex polveriera ora trasformata in una Cittadella della Cri che dà ospitalità a circa 150 richiedenti asilo (50 di questi stanziali) ha fatto da capofila all’iniziativa che coinvolge anche Azzano, Castagnole Monferrato,  Cerro Tanaro, Refrancore e Rocchetta Tanaro.  Il progetto “uno dei primi a livello nazionale in questo senso”, come ha specificato il prefetto Paolo Formicola, prevede che i profughi stanziali che vivono nell’ex caserma dell’aeronautica di Annone vengano impiegati sui comuni aderenti in lavori di pubblica utilità, come la cura delle aree verdi, la pulizia delle strade, la tinteggiatura e la manutenzione di arredi urbani. Lavori che non graveranno in nessun modo sulle casse comunali. Sarà infatti la Croce Rossa, ente gestore della struttura, a farsi carico di ogni spesa, assicurazione e formazione comprese, occupandosi anche di portare i richiedenti volontari direttamente sul “posto di lavoro”. “L’iniziativa è stata voluta anche per far conoscere ai migranti i loro diritti e i doveri, come si vive nella nostra società – ha precisato il prefetto -. C’è un senso di restituzione civica importante dietro questo progetto”. I richiedenti asilo potranno così in qualche modo sdebitarsi dell’accoglienza ricevuta, collaborando attivamente con le realtà che li ospitano. Un’inziativa che risponde anche alle richieste della cittadinanza stessa. “Non c’è da stupirsi se inizilamente ci sarà almeno un po’ di diffidenza – ha tenuto a precisare il sindaco di Rocchetta Elsa Aliberti -. Ma noi piccoli comuni, gravati da crisi e da molte difficoltà, siamo stati chiamati a un’assunzione di responsabilità importante e abbiamo accettato la sfida”. Il progetto di volontariato civico durerà sei mesi e potrà essere rinnovato per altrettanti. Dei sei paesi coinvolti solo Annone non si servirà dei 50 ragazzi del Cas dell’ex polveriera visto che in paese sono già operativi gli altri richiedenti asilo ospiti in due comunità gestite dalla cooperativa Leone Rosso.