DOUJA D'ORMancano pochi giorni all’inaugurazione della 46^ edizione della Douja d’Or, il salone internazionale del vino di Asti che aprirà i battenti venerdì 7 settembre. Al motto “Noi vediamo il bicchiere mezzo pieno. E voi?” il presidente della Camera di Commercio di Asti, Mario Sacco, lancia un messaggio di incoraggiamento interpretando i segnali positivi che provengono, in queste settimane, dal mondo del vino. Anche quest’anno il salone, che conta più di 500 etichette italiane selezionate dagli esperti dell’Onav, andrà in scena al palazzo dell’Enofila di corso Felice Cavallotti, in uno spazio complessivo di quasi 5 mila metri coperti, oltre ai 6 mila metri quadri esterni. La prima sosta del viaggio enogastronomico all’interno dell’ex vetreria è al centro del cortile nel padiglione “trasparente” pensato per cenare e ballare sotto le stelle.  E’ stata inoltre realizzata un’area coperta, interamente dedicata al pubblico richiamato dal ricco cartellone culturale e di spettacoli. A fianco, lo spazio gioco per i più piccoli, con un’area lettura con il Bibliobus ed libri dedicati al vino, alla gastronomia e al territorio. Sotto il grande porticato, spazio agli stand delle Associazioni di Categoria ed al percorso polisensoriale della Douja, dove si possono gustare le “bollicine” a 360 gradi. Superato l’ingresso del Palazzo, al piano rialzato, si incontrano il banco di degustazione dei 450 vini Doc e Docg premiati al 40° Concorso nazionale e l’enoteca-cantina della Douja d’Or dove è possibile acquistarli. Nello stesso padiglione, il mercatino di “Asti Fa Goal” offre ogni giorno, a turno, le specialità di 37 artigiani del settore agroalimentare. Il primo piano ospita l’area ristorazione dedicata ai “Piatti d’Autore”, la Douja della Barbera abbinata alla Rassegna dell’Alta Langa ed ancora lo spazio per le serate di degustazione organizzate dall’Onav. All’ultimo piano, nella sala illuminata dal rosone della facciata, vi è lo spazio riservato ai convegni. Ma la Douja d’Or non è solo vino e delizie culinarie ma anche spettacolo e intrattenimento. Nell’ambito della rassegna “Suoni Divini”, ideata e condotta da Massimo Cotto, assessore alla cultura e giornalista di fama nazionale,  da lunedì 10 a venerdì 14, andranno in scena cinque incontri (appuntamento alle 21.30). Si inizia con Vittorio De Scalzi, voce storica dei New Trolls, artefice del primo concept-album della musica italiana, quel “Senza orario, senza bandiera” scritto e pensato con Fabrizio De Andrè. Martedì 11 tocca a  Francesco Baccini, apprezzato cantautore della scuola genovese, autore di successi come “Figlio unico”, “Le donne di Modena” e “Sotto questo sole”. Mercoledì 12  salirà sul palco Mauro Ermanno Giovanardi, ex-voce dei La Crus e oggi artefice di una bella carriera solista che ha trovato uno dei suoi punti più alti nell’apparizione a Sanremo lo scorso anno con “Io confesso”, scritta a quattro mani con il musicista astigiano Matteo Curallo. Giovedì 13 settembre andrà in scena Danilo Sacco che, dopo 19 anni come cantante dei Nomadi, ha ora abbandonato la band e ha iniziato coraggiosamente una carriera solista, con un nuovo album e un lungo tour. Venerdì 14 protagonista della serata è Giulio Casale, poeta e musicista, collaboratore di Nanda Pivano, artista versatile che da anni alterna rock e teatro-canzone nel solco del suo eroe Giorgio Gaber. La 46^ Douja d’Or chiude in musica domenica 16 settembre con la Mobil Swing Band per una grande festa in musica. Ingresso libero e gratuito fino all’esaurimento dei posti disponibili (non è necessaria la prenotazione). Manuela Caracciolo