Dopo il lungo periodo di chiusura dovuto all’emergenza sanitaria, la rete Ada presenta Allive, uno strumento digitale che porta nel nome la voglia di tornare all’incontro dal vivo nella sua totalità e che nella sua operatività riassume i principali eventi cittadini, spettacoli teatrali, incontri, presentazioni e convegni mettendo al centro l’offerta culturale al servizio del pubblico.

Su www.allive.it sarà infatti possibile esplorare e consultare le programmazioni delle 12 realtà che fanno parte della rete ADA, scegliere e riservare il proprio posto.

La rete ADA – acronimo di Audience Developement Asti – è costituita da realtà culturali e operanti nel sociale che, lavorando insieme si pongono l’obiettivo di innovare profondamente la propria relazione con il pubblico promuovendo la partecipazione attiva dei cittadini all’offerta culturale.

Nata da un percorso di Fondazione Compagnia di San Paolo di capacity bulding e supporto di costruzione di reti di comunità che si occupano di coinvolgimento e allargamento dei pubblici con il ricorso a professionisti dell’audience development, ADA vuole mettere il pubblico al centro della propria visione e del proprio modo di lavorare e lo fa anche mettendo al suo servizio uno strumento utile e intuitivo che permette di scegliere in un panorama di proposte differenti.

Usarla è molto semplice: basterà effettuare la registrazione sulla piattaforma www.allive.it alla prima visita per essere abilitati alla prenotazione degli eventi a cui si intende partecipare.

Si segnala che in questi giorni è possibile effettuare prenotazioni per il Festival Passepartout della biblioteca Astense Giorgio Faletti.

LA RETE

La rete ADA è nata tre anni fa, ed è composta da 12 partner, con capofila Associazione CRAFT (Spazio Kor): Teatro degli Acerbi, Fondazione Biblioteca Astense Giorgio Faletti, Fondazione Giovanni Goria, Comune di Asti, Ottolenghi Summer (Diavolo Rosso), ISRAT, Associazione Cre[AT]ive, Associazione 

CASA del TEATRO 3, Vedogiovane Asti, Consorzio Co.Al.A. e Teatro di Dioniso, seguita dalla Project Manager Ludovica De Angelis di Melting Pro.

Queste realtà, che nella città organizzano più di 500 eventi all’anno e rappresentano un insieme di voci importante nel panorama astigiano e non, hanno deciso di fondare la prima comunità a vocazione culturale per sperimentare un nuovo modello di gestione delle proprie attività, che faccia del coinvolgimento del pubblico e delle connessioni tra operatori pubblico-privati un elemento nodale per la crescita propria e del territorio. La piattaforma Allive è uno dei risultati del lavoro che tutte le realtà della rete hanno realizzato insieme, reso possibile dalla formazione con docenti di rilievo, anche internazionali, e nella condivisione di esperienze. Il lavoro della rete è proseguito ininterrottamente anche nel periodo di chiusura e l’auspicio è che ADA possa ampliarsi così da rendere sempre più ricca e completa l’offerta della piattaforma con le numerose possibilità che la nostra città e la sua provincia offrono.

LA PIATTAFORMA

Allive mette l’utente al centro della proposta culturale, e attraverso un’interfaccia semplice da utilizzare che permette di trovare l’evento e le informazioni a esso collegate in pochi click. Dopo una veloce registrazione, lo spettatore potrà prenotarsi, ricevendo conferma via mail, e avere un posto garantito. Spiega il team di ADA: “Siamo partiti dalle nostre esperienze, sia di organizzatori che di spettatori, per capire quali servizi ci sarebbe piaciuto trovare su questa piattaforma. La vediamo anche come un mezzo utilissimo per coordinare le nostre attività e continuare a lavorare e collaborare in rete. Confidiamo nel tempo di ampliare le nostre collaborazioni e di offrire un ventaglio sempre più ricco di proposte e servizi. La pandemia è stato un duro colpo a tutti i nostri 

comparti, ma abbiamo continuato a progettare e immaginare, e in Allive vediamo un mezzo anche per tornare a incontrarci e confrontarci dal vivo. Ne abbiamo tutti bisogno”.

Il progetto ha come maggior sostenitore la Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito di Open Community e il sostegno della Fondazione Piemonte dal Vivo e della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti.