I giovani e la storia: toccante testimonianza per gli studenti, vincitori del concorso dedicato dal Comune a Enrica Jona, che hanno visitato, nei giorni scorsi, il campo di concentramento di Dachau nell’ambito del viaggio in Germania organizzato dall’Israt.  A guidare i partecipanti, che si sono fermati anche a Monaco (una delle culle del movimento nazista), il direttore Mario Renosio e la ricercatrice Nicoletta Fasano.  La trasferta ha coinvolto complessivamente 34 persone, tra cui gli allievi delle scuole secondarie di primo grado Jona e Brofferio: Giorgia Cavalli, Alessia Langella, Greta Ottenga, Martina Simoniello, Gloria Falletta, Barbara Milione, Federica Radu, Alessia Gianotti, Giorgia Pian, Leonardo Zaccarelli, Futura Zaccuri accompagnati dalla docente Francesca Usberti (Jona).  Dopo la coinvolgente visita al campo di concentramento di Dachau (il primo a essere aperto nel marzo 1933), i ragazzi hanno scritto le loro impressioni, lette al resto dei partecipanti nel viaggio di ritorno, condividendo emozioni e riflessioni.  Due frasi tra le tante che saranno conservate negli archivi dell’Israt: “La visita al campo di Dachau è stata molto intensa ed è stata una vera e propria crescita personale. […]. Un conto è studiare la storia sui libri ed un conto è vederlo dal vivo. Questa esperienza mi ha cambiata… credo di aver imparato ad apprezzare di più quello che si ha e che troppo spesso si dà per scontato” (Barbara).  “Questa esperienza – scrive Alessia – la porterò sempre con me e la custodirò come va custodito un tesoro importante. L’umiltà, oltre ad essere alla base della vita, è anche alla base del sapere e della conoscenza. Non bisogna banalizzare, ma riflettere su ciò che abbiamo e in particolare sulla libertà di essere semplicemente se stessi: donne e uomini liberi”.  Nei mesi scorsi i ragazzi avevano lavorato con testi, cortometraggi, composizioni artistiche al tema del concorso, risultandone poi i vincitori: “1938-48: dalle leggi razziali e dalla Shoah alla promulgazione della Costituzione italiana e alla Dichiarazione universale dei diritti umani. Nel ricordo delle discriminazioni del passato, anche nei confronti dei giovani e del dramma della Shoah, proponete e illustrate esempi attuali di buona convivenza e integrazione nella vostra scuola e nell’ambiente intorno a voi”.