“Continuo a raccogliere la preoccupazione dei genitori – indica la capogruppo Pd – dopo che il Comune, in un incontro appositamente organizzato, ha spiegato loro che la messa in sicurezza della Jona passerà attraverso l’abbattimento dell’edificio, da avviarsi nel luglio 2019, la ricostruzione e la successiva riapertura nel settembre 2020. Mi auguro che la tempistica venga rispettata, ma intanto segnalo che con le famiglie non è stato affrontato un problema fondamentale: quale sistemazione provvisoria verrà data alla scuola?”
“Si tratta – sottolinea Angela Motta – di una questione spinosa: ci sono genitori che a gennaio dovranno iscrivere i propri figli alle scuole medie. Il fatto di non sapere quale sede provvisoria verrà data alla Jona rischia di orientare la loro scelta verso altri istituti. L’Amministrazione Rasero ha garantito ai genitori che la sede individuata rispetterà il principio della territorialità: quindi non in un altro quartiere, ma dove? E in quale edificio? Il fatto di non dirlo ha finito per sollevare una ridda di voci: Enofila, ex ospedale, Palazzina Comandi ex Caserma Colli di Felizzano… Insomma è ora di fare chiarezza: il Comune come intende gestire il trasferimento e la collocazione dei 500 studenti?”.
La capogruppo sottolinea anche la necessità di sapere “se la sede alternativa avrà bisogno di lavori di sistemazione per dare ospitalità al personale scolastico e agli allievi. Se sì, quale sarà l’entità dei costi? Si prevedono spese di affitto?”.
Nel programma per la messa in sicurezza degli istituti scolastici, finanziato dalla Banca europea per gli investimenti, oltre al progetto sulla Jona sono entrati anche quelli della primaria Buonarroti e della scuola d’infanzia De Benedetti. Per Angela Motta “c’è la necessità di spiegare quale cronoprogramma è stato messo a punto per i lavori ai tre edifici: attendo risposte dalla Giunta in questi giorni, prima che venga messo ai voti il bilancio di previsione”.