LA NOSTRA VITA
Regia: Daniele Luchetti
Interpreti: Elio Germano, Raoul Bova, Isabella Ragonese, Luca Zingaretti, Stefania Montorsi
Unico film italiano in concorso a Cannes, “La nostra vita” racconta la storia di un uomo come tanti, un operaio di borgata impreparato di fronte alla morte di una persona cara e incapace di sopportare il peso del lutto. Claudio (Elio Germano) ha trent’anni e lavora in un cantiere edile nella periferia di Roma. È sposato, ha due figli e aspetta il terzo dalla moglie Elena (Isabella Ragonese), una donna solare con cui vive un rapporto di grande intesa. All’improvviso, però, quest’esistenza semplice ma felice viene sconvolta da un tragico evento e Claudio rimuove il dolore cercando conforto nel denaro e nel benessere materiale che non ha mai avuto. Fare soldi diventa per lui la più grande ambizione e anche l’estremo tentativo di risarcire la sua famiglia di una così grave perdita. Tuttavia quando si lascia trascinare in un affare più grande di lui, non gli resta che chiedere l’aiuto delle poche persone di cui si fida ancora: la sorella (Stefania Montorsi), il fratello (Raoul Bova) e il pusher vicino di casa (Luca Zingaretti). Il regista Daniele Luchetti, che aveva già diretto il bravo Elio Germano in “Mio fratello è figlio unico”(2007), torna a parlare di famiglia attraverso un personaggio non edulcorato, vitale e disonesto al contempo, ricercando le ragioni profonde della sua povertà etica nell’assetto di un intero paese.

COPIA CONFORME
Regia: Abbas Kiarostami
Interpreti: Juliette Binoche, William Shimell, Jean-Claude Carrière, Agathe Natanson
All’età di settant’anni Abbas Kiarostami, regista iraniano Palma d’Oro nel 1997 per “Il sapore della ciliegia”, intraprende un nuovo viaggio nelle pieghe più recondite dell’animo umano. Girato interamente in Toscana in provincia di Arezzo, il film mette in scena il labile confine tra realtà e finzione. Uno scrittore inglese è impegnato in un tour promozionale in Italia per presentare il suo ultimo libro dal titolo “Copia conforme”, che tratta dell’originale e della copia nell’arte. Durante uno di questi appuntamenti incontra una donna, una gallerista di origine francese, accorsa alla conferenza in compagnia del figlio. Il giorno successivo i due si recano a Lucignano, discorrono per ore e cominciano a conoscersi, finché, complice un equivoco, si ritrovano a far finta di essere marito e moglie. Da un certo punto in avanti i protagonisti reciteranno la parte di una coppia sposata da quindici anni, e come in un gioco di simulazioni ricreeranno emozioni, sogni e disillusioni. Una pellicola malinconica sulla volatilità dei sentimenti.