Lukasz: voce & synth, Marco: tastiera, Gianlu: batteria,Valy: basso. Sono i Ribbon Ink, gruppo astigiano che si destreggia tra bossa nova, chinese pop  e anime song.

Come siete venuti a conoscenza di Asti Nuovi Rumori? Perché avete deciso di partecipare?

“Anr esiste dal tempo dei tempi, e noi dal tempo dei tempi ci partecipiamo… senza mai vincere… siamo recidivi!”

Ci sono degli artisti a cui vi ispirate?

“Seguiamo l’istinto, nulla di copiato o ispirato a qualche altro gruppo. Sta poi a chi ci ascolta decidere se c’è qualche influenza. Una volta ci han detto che assomigliamo ai Linea 77… non è vero!”

Tre aggettivi per descrivervi.

“Siamo belli, deviati e fotogenici… soprattutto belli comunque”.

L’esibizione più memorabile della vostra carriera?

“Probabilmente il concerto di Lustando 2009. Non c’era nessuno, però il palco e lo staff erano professionali e il temporale in arrivo ha creato un’atmosfera apocalittica degna di un video dei Manowar. Ci mancava solo il cavaliere in armatura e spadone!”

Qual è il traguardo musicale più alto che sperate di raggiungere con la vostra produzione?

“Nonostante le speranze siano le ultime a morire, ormai non ci aspettiamo più nulla. Ci basterebbe anche solo riuscire a suonare un po’ in giro per l’Italia”.

Cosa pensate della situazione musicale underground italiana?

“Ci sono migliaia di gruppi validissimi in Italia che però non hanno la possibilità di farsi notare, sia per mancanza di luoghi in cui suonare, sia per mancanza di soldi per la produzione di un album, perchè ora come ora nessuna etichetta investe più nelle novità che possono comportare dei rischi”.

Cd e mp3 pirata o download a pagamento?

“Cd originale! Anche se hanno raggiunto prezzi inaccessibili!”