Da ragazzino, con un pugno di amici, gli piaceva giocare nel bosco ai nordisti e sudisti e avere una squaw da fare prigioniera. Spinto dall’amore per la natura, Renato Bordone faceva l’esploratore, equipaggiato di tutto punto, avido di avventure e giochi, imprevisti e risate.
Quel “rettangolo di alberi”, che Villafranca, Maretto, Castellero e Baldichieri si dividevano, non era soltanto un bosco, come ebbe a scrivere lui stesso, ma un luogo dell’anima: “E’ un rifugio dei miei piccoli crucci, è un rifugio spirituale dai rari momenti di sconforto, è la constatazione di possedere una volontà di vincere, quando devo lottare con le sue spine, è insomma un amico, soprattutto”.
Quel bosco nella vallata del rio Valporino, da percorrere senza fretta seguendo le parole dell’adolescente Bordone, sarà il primo luogo dell’anima che, sabato 21 giugno a Villafranca, toccherà l’evento ideato dal Comune sotto al titolo: “Sarebbe piaciuto a Renato…”.
“Nei nostri appuntamenti, due già fissati per quest’anno – spiega il sindaco Anna Macchia – faremo le cose che Bordone amava fare e tutto questo facendoci guidare da chi ha vissuto con lui o ne è stato amico. Cercavamo un modo non retorico per ricordare l’insigne storico, l’uomo di cultura, ma soprattutto la persona che ha così intensamente amato Villafranca, e credo che lo abbiamo trovato: abbiamo costruito ‘Sarebbe piaciuto a Renato…’ insieme alla sua famiglia, facendoci ispirare dai ricordi cristallini della moglie Patrizia. Sarà una giornata piena di atmosfere e sentimenti, ne siamo sicuri”.
Tra gli amici che ricorderanno l’amico, anche Adriana Cerrato, la squaw per eccellenza (futura professoressa), ma saranno davvero tanti quelli che porteranno un ricordo, un’emozione, una risata nel verde di Bricco Bordone. E poi oggetti, vecchie foto, conchiglie.
Ritrovo alle 15 nel prato (a parcheggio) vicino all’Azienda agricola Bric Bordone (Regione San Grato 68). La prima tappa “A casa di Renato”: dopo il saluto istituzionale di Anna Macchia, la parola passerà a Patrizia Gerbi Bordone che racconterà il rapporto tra Bricco Bordone e la famiglia del marito. La figlia Bianca leggerà “I luoghi dell’anima”, tratto da I quaderni di Muscandia per gentile concessione di Franco Correggia. A seguire le prime testimonianze degli amici.
Poi ci si metterà in cammino: dopo una breve sosta dinanzi al pilone votivo vicino a casa, l’inizio della camminata “Da Bricco Bordone alle Montagne Rocciose”, passeggiata nella vallata del rio Valporino, teatro dei giochi giovanili di Renato, che amava soprannominare i luoghi del bosco con termini evocativi: punta Lincoln, crocicchio delle streghe, montagna sacra, radura di Manitù, sentiero dell’acqua stagnante.
La passeggiata sarà guidata da Gianfranco Villata, appassionato di storia locale, e Alessandra Fassio, naturalista paleontologa del Museo dei fossili di Asti. Durante la giornata sarà infatti ricordata anche la passione di Bordone per la paleontologia. Lungo il cammino letture di Bianca Bordone tratte dagli scritti del padre.
“Alle 17.15, terminata la camminata – segnala Anna Macchia – ci si troverà nel cortile di Bric Bordone dove riprenderemo gli aneddoti, i ricordi, le confidenze di chi ha conosciuto il nostro protagonista e gli ha voluto bene”.
Il programma si concluderà con la “Merenda alla moda di Renato” offerta dal Comune.
La partecipazione alla giornata è libera, con alcune indicazioni ritenute importanti dagli organizzatori: chi non vorrà camminare nel bosco potrà seguire le tappe a Casa Bordone e nel cortile dell’azienda agricola Bric Bordone. Chi, invece, s’immergerà nel silenzio della natura dovrà portare con sé una bottiglietta di acqua e indossare scarpe antiscivolo.