Coronavirus, tempo di emergenza. Ma anche di truffe on line, maggiori specialmente in un momento in cui il web rappresenta per gli italiani -soprattutto i più giovani- il solo modo di fare acquisti durante il lockdown.
Aumentano, in questi giorni, le segnalazioni alle Forze dell’Ordine relative a raggiri compiuti in rete. Tra queste, anche quelle legate al caso ‘Guido Cosentino’: “Su Ebay, Kijiji, Bakeca.it e anche sui social più diffusi appaiono già da tempo, anche in questi giorni drammatici, annunci relativi alla vendita di biglietti per concerti, telefoni e apparati tecnologici nuovi e di ultima generazione spesso proposti a cifre vantaggiose e credibili, incluse mascherine, gel per la pulizia delle mani e dispositivi di protezione oggi per lo più introvabili”, spiega Patrizia Polliotto, avvocato, fondatore e presidente dell’Unione Nazionale Consumatori del Piemonte.
Il noto legale spiega che “dalle numerose segnalazioni pervenute sembrerebbe che questo venditore utilizzi un nome non corrispondente al vero “Guido Cosentino”, utilizzerebbe numeri di telefono falsi per lo più utenze intestate a soggetti femminili e invierebbe mail in privato allegando la foto di un documento, principalmente la carta d’identità, che parrebbe non corrisponderebbe alla sua persona, tutti elementi utilizzati per indurre in errore il potenziale acquirente e convincerlo all’acquisto. Ma c’è di più, pare che una volta che il malcapitato effettui il pagamento, per lo più su carte ricaricabili bancarie e postali, appoggiate su conti correnti esteri, non solo non riceve la merce ordinata ma il venditore scompare nel nulla e perde così anche l’importo versato”.
Al momento, riferisce l’Avvocato Polliotto che le Procure competenti stanno facendo indagini al fine di accertare se “al nominativo ‘Guido Cosentino’ corrisponda l’effettivo autore delle truffe, o se si tratti, invece, anche di un furto d’identità a danno di terzi a opera di singoli od organizzazioni criminali complesse. Le Procure competenti stanno facendo le dovute indagini”.
In ogni caso tutti coloro che sono stati coinvolti in questa vicenda o in altre analoghe dovrebbero avere il coraggio di denunciare il fatto affinché possano, una volta individuato il responsabile, ottenere il giusto ristoro attraverso la costituzione di parte civile nel procedimento penale, azioni civili a tutela del consumatore truffato o soluzioni transattive.
Il Presidente consiglia, quindi, che “in linea generale, per gli acquisti sui siti di aste on-line o di e-commerce, è buona norma concludere i pagamenti sempre e solo attraverso gli strumenti indicati sulla piattaforma e tracciabili, anche per poter correttamente fruire del diritto di recesso, laddove legislativamente previsto e applicabile, e di altre eventuali forme di cautela a vantaggio degli acquirenti”.
L’Avvocato Polliotto raccomanda, inoltre, che: “prima di procedere con gli acquisti di qualsiasi genere, ad oggi, data l’emergenza sanitaria soprattutto di materiale come mascherine, guanti e gel e prodotti igienizzanti, di effettuare delle verifiche sul web, ad esempio inserendo su Google il numero di telefono o il nominativo indicato sull’annuncio per scoprire con un click se, magari, si sta per incappare in un malfattore già segnalato da altri utenti sulla rete anche sui social, oppure leggere eventuali recensioni presenti sul medesimo sito di e-commerce o verificare se lo stesso annuncio è presente su altri siti. E’ importante, si ribadisce, nel caso si pensi di essere stati truffati, di sporgere denuncia presso il comando delle Forze dell’Ordine nei pressi della vostra abitazione, magari previo contatto e nel rispetto delle norme di blocco della circolazione legate all’emergenza sanitaria in corso”, conclude la Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.
Per maggiori informazioni i legali dell’Unione Nazionale Consumatori –Comitato Regionale del Piemonte sono a disposizione per chiarimenti e per assistervi contattando il numero 011.5611800 o scrivendo una e-mail a uncpiemonte@gmail.com.