La Chierese ha vinto la 96a Coppa “Città di Asti”, la gara di bocce più antica d’Italia quest’anno organizzata dal circolo Nosenzo che ha ricevuto il testimone dal CDC. A vincere la competizione sono stati Cagliero-Bianchi-Piero Amerio-Grattapaglia che in finale hanno battuto 13-4 Battaglino-Risso-Fabrizio Deregibus-Ballabene (BRB Ivrea); terzi si sono classificati Calvetti-Cavagnaro-Dante Amerio-Carlevaro (La Perosina), quarti Ortolano-Abrate-Lituri-Porello (Forno Canavese).
Le formazioni astigiane ancora una volta hanno fallito l’appuntamento con l’albo d’oro del torneo. La quadretta che è andata più avanti è stata quella di Masiero-Cerrano-Pozzo-Torchio (Sandamianese), uscita di scena negli ottavi di finale.
Cagliero-Bianchi-Amerio-Grattapaglia hanno vinto il 1° Trofeo “Commendator Giuseppe Nosenzo”; a Battaglino-Risso-Deregibus-Ballabene è andata la Coppa “Città di Asti” mentre Calvetti-Cavagnaro-Carlevaro-Amerio e Ortolano-Lituri-Lucco Castello-Porello si sono aggiudicati le coppe “Circolo Nosenzo”. Premi individuali sono stati consegnati a Luigi Grattapaglia e a Simone Carrù (attualmente tesserato per il Castelnuovo Don Bosco ma in procinto di trasferirsi alla Chierese e poi disputare il campionato di serie C in prestito al Nosenzo). Carrù, con i suoi 15 anni, era il giocatore più giovane della manifestazione.
Alla Coppa “Città di Asti” 2010 hanno partecipato 89 quadrette in rappresentanza di 52 società. Ha diretto l’arbitro Pescetto coadiuvato dai colleghi astigiani Stefania Cotto, Armosino, Zen, Conti, Rainero, Accasto e Giaretto.

Antonella Laurenti