La Sandamianese non ha terminato il campionato di serie A. Per la squadra rossoblù domani, sabato, c’è una spiacevole “coda”: lo spareggio-salvezza. La sfida secca (“o dentro o fuori”) si disputerà a Villa Lagarina (località vicino a Rovereto in provincia di Trento). L’avversario sarà il Brugnera Pordenone. La Sandamianese si presenta allo spareggio-salvezza come penultima classificata, il Brugnera come terz’ultima. I due precedenti stagionali tra le due squadre non sono affatto confortanti. La Sandamianese li ha, infatti, persi entrambi: 13-7 in casa il 5 dicembre e 11-9 in trasferta il 27 febbraio. Proprio questa sconfitta ha condannato la squadra del diesse Siracusa Salvi allo spareggio-salvezza. Domani, dalle 14, si disputerà il classico incontro di campionato: dieci prove, sei nel primo turno (riservato ai giochi alternativi) e quattro nel secondo (giochi tradizionali). Chi vince (con qualsiasi punteggio, ovviamente) resta in serie A, chi perde retrocede in serie B insieme alla Cornudese. In caso di parità (10-10) si procederà immediatamente ai tiri di spareggio, ovvero a una serie di accosti nel cerchio e a una serie di bocciate al pallino.
La Sandamianese non meritava assolutamente questa fatica supplementare: la squadra avrebbe potuto salvarsi tranquillamente. A condannarla sono stati alcuni errori commessi, purtroppo, nei momenti topici di almeno un paio di incontri (quelli con il Nitri e Brugnera al ritorno).
Ma inutile pensare a cosa poteva essere e non è stato: domani bisogna dimenticare tutto e giocare al massimo delle proprie possibilità. A sostenere la squadra ci sarà un gruppetto di tifosi che domani alle 7 partirà dal piazzale della bocciofila sandamianese. Solo dodici mesi fa il pullman serviva per andare a Loano, alla final four scudetto (con la Tubosider). Sembra passato un secolo e invece era solo il marzo 2009.
Domani la Sandamianese dovrebbe confermare gli schieramenti del primo turno  disputato con l’Auxilium (con un solo dubbio: Roberto Negro o Paolo Longagnani nel secondo tiro tecnico). Nel secondo, scontato l’impiego di capitan Massimo Borca nell’individuale, si deciderà sul momento anche alla luce del risultato maturato al termine del tiro progressivo.