Classe 1996, con il team Tm Racing, Jordi Gardiol ha vinto i Campionati Assoluti d’Italia di enduro nella sua categoria 250 2 tempi, portando in alto i colori del moto club Alfieri.

Con il numero 46, come ‘il dottore’, il grande Valentino Rossi, Gardiol ha portato a casa il titolo agli Assoluti, dopo aver vinto, lo scorso anno, il Campionato italiano Under23 e Senior.

Jordi, un grandissimo risultato quello degli Assoluti, la competizione più importante a livello nazionale
Sicuramente è stato un anno abbastanza difficile per me: è stato il primo anno in cui mi sono cimentato con gli Assoluti. Lo scorso anno ho vinto il Campionato italiano Under 23 e Senior, mentre quest’anno sono passato agli Assoluti, con team e moto nuovi. Per questo la vittoria non era così scontata. L’obiettivo era vincere e siamo riusciti a farlo in tutte le giornate: un elemento molto
importante per noi, una grande soddisfazione. Dopo questa grande gioia, hai portato a casa anche importanti risultati al Mondiale.

Sei soddisfatto?
Ho vissuto il Mondiale di quest’anno come un modo stimolante per fare esperienza e conoscere meglio la mia moto. Non è stato semplice arrivare a chiudere il GP in tredicesima posizione. Nella tappa in Slovacchia mi sono infortunato alla spalla e nella seconda giornata in Spagna ho rotto la moto. Sono soddisfatto di aver portato a termine il Gp: avevo corso il Mondiale a 15 e 16 anni, ma mai interamente, solo alcune prove.

Quali sono i progetti futuri?
Lo saprò meglio e ufficialmente nelle prossime settimane. Di confermato non c’è ancora nulla, ma a giorni ci saranno novità. Vorrei rifare gli Assoluti per portarli di nuovo a casa, così come ripetere di nuovo l’esperienza dei Mondiali. Vorrei puntare alle prime cinque posizioni, ma, ripeto, è ancora tutto da vedere.

Cosa significa per te indossare i colori del moto club Alfieri? Che legame hai con questa storica realtà astigiana?

Non posso fare altro che ringraziare il moto club Alfieri di Asti, che da quasi dieci anni mi sostiene in tutto. Dal moto club di Asti ricevo aiuto costante, sia in pista che fuori. Lo scorso anno, poi, lo staff è stato fondamentale per me: mi aveva seguito in tutte le gare, con camion e assistenza.
Quest’anno non è stato necessario, correndo in un team ufficiale, ma ho ricevuto ugualmente un grande supporto. Se sono riuscito a correre il Mondiale quest’anno è anche grazie al moto club Alfieri. Siamo una grande famiglia: ci si aiuta a vicenda.