Sono affidate ad Angela Motta le speranze del centro sinistra di mantenere la guida del comune capoluogo, dopo la rinuncia del sindaco uscente Fabrizio Brignolo a correre per la riconferma. Motta è una politica esperta, consigliera regionale al terzo mandato, eletta per la prima volta nel 2005 a palazzo Lascaris e confermata a suon di voti nel 2010 e nel 2014. Conosce bene la macchina di palazzo civico, dove è stata un’autorevole presidente del consiglio comunale dal 2002 al 2005. E’ appoggiata da tre liste, due civiche “Territtorio é cultura” e “Asti viva e solidale”, una di partito, quella del “suo” Partito Democratico. Sono elezioni amministrative caratterizzate da un’elevata frammentazione, con otto candidati sindaco, di cui ben quattro espressi dall’area di centro sinistra. Secondo lei quale ne è il motivo? “In realtà già le scorse elezioni vedevano otto candidati sindaco come quest’anno e addirittura c’era una lista in più. La vera particolarità di quest’anno è la frammentazione del centro destra che ha perso un’esponente di punta come Angela Quaglia che ha deciso di presentarsi da sola”. Come sta andando la campagna elettorale? Sta vivendo le sensazioni che si aspettava? “Ho incominciato incontrando le persone nelle frazioni e nei quartieri anche per dare il senso che nella mia testa c’è una città policentrica che non vive solo in centro. Sto incontrando molto affetto tra gli astigiani, anche perché mi conoscono già. Nessuno mi accoglie dicendomi “ti fai vedere solo in campagna elettorale”, ma al contrario mi fanno mi dicono tutti “che piacere rivederti” e mi fanno gli auguri per la nuova sfida”. Lei ha accettato di candidarsi al posto del sindaco uscente, Fabrizio Brignolo, suo compagno di partito. Ritiene che questo inciderà sull’esito della tornata elettorale o non avrà effetti? “Credo che i cittadini apprezzino il fatto che ho accettato di mettermi in gioco, e di affrontare la sfida di un incarico che per certi aspetti è più complicato del lavoro che sto svolgendo adesso, ma che può essere affrontato meglio da chi ha una consolidata esperienza amministrativa piuttosto che da un principiante”. L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 2 giugno 2017.  M.B.