Si avvicina il Natale e, come ogni anno, si parla di cibo. Vogliamo però farlo attraverso uno sguardo diverso insieme a Giorgio Calabrese, medico specializzato in Scienze dell’Alimentazione, riflettendo sull’importanza di rendere le nostre tavole delle feste maggiormente “sostenibili”.

Si parla sempre di più di sostenibilità ambientale, alimentare, energetica. Come si può parlare anche di un Natale sostenibile a tavola? 

“Innanzi tutto bisogna partire dal concetto che lega la sostenibilità alla diminuzione di produzione di Co2, il che significa lavorare sulla filiera corta e sui prodotti a km0. Per impattare su questo aspetto è fondamentale infatti la riduzione delle distanze di trasporto dei prodotti. Ecco quindi che è necessario orientare lo sguardo su alimenti di stagione e del territorio. I prodotti locali godono di un microclima perfetto, sono maggiormente ricchi di antiossidanti; mangiare fragole ora sarebbe un obbrobrio. Sì, invece, a cavoli, cardi, agrumi, anche se non sono prodotti direttamente nelle nostre zone per evidenti questioni climatiche, ma provengono comunque dalla filiera italiana”.

Quali i vantaggi anche per la salute?

“Come prima cosa si appaga il palato, perché i prodotti di stagione e territoriali sono sicuramente più gustosi, inoltre si favorisce la fluidità del sangue e si riduce l’accumulo di grassi: benefici non indifferenti”.

Come sono cambiate le abitudini degli italiani nel corso degli anni?

“Oggi la tendenza è quella di mangiare meno e meglio. E’ stata fatta molta comunicazione positiva, per cui c’è sicuramente più cultura del cibo, si leggono le etichette, si scelgono con cura i cibi da mettere in tavola. Negli anni Settanta la tendenza era quella di riempire i carrelli e le tavole con abbondanza; poi con le crisi successive e le difficoltà economiche si è iniziato a mangiare male: tanta pasta a pranzo e una zuppa di latte a cena. Ora, con una società più evoluta e consapevole, le cose sono cambiate”.

L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 15 dicembre 2023

Laura Avidano