Un settembre astigiano benedetto dal bel tempo e con un calendario sempre più intenso tra Douja, Sagre, Palio, Arti e Mercanti, Notte Viola.?Un mese di eventi che il presidente della Camera di Commercio Mario Sacco ha salutato lunedì scorso in occasione della presentazione delle cinquecento aziende raccolte sotto il marchio “100% astigiano” (eccellenze agroalimentari, botteghe storiche, strutture ricettive con la certificazione di qualità “Ospitalità Italiana”) nella cornice dell’Enofila.?“E’ andato tutto molto bene – commenta entusiasta Mario Sacco – e le mie impressioni sono supportate dall’affluenza del pubblico a tutti gli avvenimenti della Douja e alle altre manifestazioni. Successo confermato per il festival delle Sagre: la sfilata, che ha compresso le sue tempistiche, e naturalmente il villaggio con un momento enogastronomico di grande riscontro. Successo anche per Arti e Mercanti, la due giorni ormai entrata di diritto nel novero delle grandi manifestazioni del settembre. La grande novità di quest’anno è stata l’Enofila, destinata a diventare la sede permanente della Douja d’Or“.?
Il cambio della location rischia di penalizzare gli esercizi del centro storico?
I dati dimostrano che nonostante lo spostamento della manifestazione da Palazzo del Collegio all’Enofila il pubblico si è allargato tra le vie del centro. Ricordo che è rimasto l’aperitivo con l’arte a palazzo Mazzetti, che ha rappresentato un’asola tra il polo museale (con il Lapidario, il Battistero, lo spazio San Giovanni) e l’Enofila stessa, nell’ottica del Centro Commerciale Naturale.
Ci dice qualcosa sul concorso enologico?
La gente può dire quello che vuole ma il concorso enologico è il vero testimonial di Asti. E’ arrivato alla sua trentanovesima edizione, il prossimo anno festeggerà il quarantennale, fa di Asti una vetrina nazionale del vino. Per noi resta di grande attualità. Mi spiace che qualcuno pensi sia superato. E’ il più importante concorso per i vini doc e docg in Italia e va custodito come una pietra preziosa. Lo abbiamo ampliato promuovendo l’Asti Spumante e la Barbera, simboli che trainano tutta la filiera e l’indotto enomeccanico.
Qualche lato negativo? Qualcosa da migliorare nell’organizzazione?
Ascolto e leggo alcune critiche e molti suggerimenti, che apprezzo e conservo. Però rimando le critiche indietro a chi le muove chiedendo a queste persone se siano pronte a sostenere attivamente le manifestazioni: da casa siamo tutti commissari tecnici della nazionale e ma non vedo altrettanti giocatori in campo.

Marianna Natale