Sarà una grande Douja quella del 2020. Grande perché estesa nel tempo (trenta giorni anziché i dieci delle scorse edizioni) e nello spazio (il territorio della provincia e non solo della città di Asti). E sarà anche la Douja più rigorosa, perché, rispetto agli anni passati, ogni attività (degustazioni, eventi, aperitivi, cene) dovrà essere prenotata da chi intende usufruirne. Renato Erminio Goria, presidente della Camera di Commercio e protagonista di questi lunghi mesi in cui ogni giorno cadeva un petalo della margherita “Douja sì, Douja no”, parla con soddisfazione di questo bel risultato non solo per l’Astigiano, ma anche per l’intero Piemonte.

Presidente, il settembre astigiano sarà privo del Festival delle Sagre e del Palio, ma avrà una Douja a tutto campo.  

In giunta e in commissione abbiamo dovuto fare una profonda riflessione sull’opportunità di fare o non fare la Douja. Ne è nata l’idea di un’edizione totalmente rinnovata, in cui si attivano direttamente i ristoranti, gli agriturismo e i bar, come punti dove svolgere le degustazioni: hanno risposto in 110, che si sono convenzionati con la Camera di commercio, per offrire aperitivi, degustazioni e cene vere e proprie, a prezzi concordati. In questo modo, abbiamo voluto aiutare una categoria duramente colpita dalle chiusure dovute all’emergenza sanitaria. 

Questa edizione così speciale potrà diventare ordinaria?

L’idea di svolgere gli eventi in modo diffuso sul territorio può essere ripetuta, se darà esiti positivi, come speriamo e ci auguriamo. Se quest’anno funziona, è probabile che la riproporremo anche in futuro, reintroducendo il piatto d’autore, che quest’anno non sarà possibile realizzare. Vediamo come reagisce il mercato.

Che cosa caratterizza la Douja 2020?

L’intera manifestazione è stata studiata sulla base del principio della sicurezza: per questo tutti gli eventi sono accessibili previa prenotazione. Di conseguenza, abbiamo curato ancora di più la comunicazione, in modo da raggiungere un pubblico sempre più ampio e al tempo stesso da renderlo consapevole e rispettoso delle precauzioni da adottare.

L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 11 settembre 2020

Silvia Cotto