Successo di pubblico oltre ogni più rosea aspettativa lunedì sera, 15 aprile, nell’ex Sala Consiliare del Comune di Asti, per il primo degli incontri sul “Il Benessere tra Mente e Corpo” organizzati dal Centro Studi e Ricerche Victor Meyer di Asti, l’Università della Terza e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Asti. L’argomento trattato era di quelli tosti: “Quando è perché il cibo amico, che dona piacere e benessere, diventa un nemico da combattere?”. Seguitissimo l’intervento del Prof. Giorgio Calabrese, medico dietologo astigiano, noto al grande pubblico per le sue apparizioni in Rai a “Linea Blu” e a “Porta a Porta”. Utili e interessanti i contributi della psicologa e psicoterapeuta Dott.ssa Marina Balbo, direttore del Centro Studi e Ricerche Victor Meyer di Asti (Via Morelli 14/15 – Asti – Tel. 0141-531235 www.centromeyer.it), da venticinque anni all’avanguardia nel trattamento di anoressia, bulimia e disturbi del comportamento alimentare e da alimentazione incontrollata, promotore di gruppi motivazionali di aiuto per persone desiderose di controllare l’alimentazione e del Dott. Ernesto Viarengo, medico psichiatra, ex Primario dell’Ospedale Civile di Asti. Presenti all’incontro il Sindaco di Asti Avv. Fabrizio Brignolo che ha rimarcato l’importanza degli incontri di elevato livello scientifico sia dal punto di vista della competenza medica, sia da quello divulgativo per la promozione del benessere psico-fisico dei cittadini, e della Direttrice dei Corsi UTEA Dott.ssa Francesca Ragusa: “Noi dell’UTEA siamo come una grande famiglia – ha dichiarato Ragusa – ed è un piacere vedere i corsisti uscire di casa alla sera per partecipare a un evento culturale: la conoscenza è importante per migliorare la qualità della nostra vita”. In particolare la Dott.ssa Marina Balbo ha ricordato che il cibo ci accompagna dalla nascita per tutta la vita e quando le sensazioni fisiche e psicologiche si intrecciano, il cibo da amico può trasformarsi in nemico della nostra salute. “Di cibo, purtroppo, si può anche morire – ha spiegato la psicoterapeuta – come nel caso dell’anoressia mentale o, comunque, soffrire di patologie serie quali bulimia, fame nervosa, attacchi di fame o altre disfunzioni legate al sovrappeso e all’obesità. Un argomento che interessa proprio tutti, bambini, adolescenti, sportivi, donne in gravidanza, in menopausa, persone mature e della terza età”. Per la psicologa Balbo la soluzione esiste, imparando a controllare le emozioni negative come la rabbia, la solitudine, la tristezza, eventi traumatici legati al passato non superati, che sono alla base della ricerca di cibo come atto consolatorio e che, proprio come tutti i farmaci, crea dipendenza. “Quando da soli non riusciamo a “cambiare vita” o a gestire lo stress di una vita che non ci piace – continua la Dott.ssa Balbo – occorre chiedere aiuto agli esperti. Chi soffre di disturbi del comportamento alimentare dice sempre: “Non riesco a farne a meno”. Il cibo agisce come anestetico per mettere a tacere le emozioni negative e diventa un nemico che crea sensi di colpa perché si perde il controllo. Subentrano , poi, i disturbi più gravi con vomito e uso indiscriminato di lassativi per smaltire le “abbuffate”. Per la psicoterapeuta il quadratino di cioccolato non fa male, ma quando diventa la tavoletta intera, sì. Così il proposito di iniziare una dieta si rimanda sempre a lunedì. Un lunedì che non arriva mai. La Dott.ssa Marina Balbo si è poi soffermata sull’anoressia mentale che colpisce ragazzine fin dalle scuole elementari. Per avere stima di se stesse inseguono un mito di magrezza propinato dalla televisione e dal mondo della moda che non rispecchia la realtà, irraggiungibile dalle donne perché non corrisponde alla corporatura media dell’essere umano che è giusto accettare. “Chi insegue la magrezza ad ogni costo – conclude la dottoressa – non crede nelle proprie risorse intellettive, creative, interiori, morali”. Il Prof. Giorgio Calabrese, con la sua vivacità ha catturato l’attenzione del pubblico affermando che non esiste un cibo cattivo o buono, semmai un comportamento sbagliato: “Due uova sode o in camcia sono buone. Se le friggiamo non sono più buone. Calabrese con coraggio si è scagliato contro l’inquinamento dell’ambiente e chi produce e commercializza alimenti non sani, magari spacciati per biologici e, invece, pieni di pesticidi. “E agli animali da allevamento che cosa si dà da mangiare? – aggiunge infervorato Calabrese – Ci si ritrova gonfi e grassi anche per colpa di alcune sostanze non idonee contenute negli alimenti”. Per il dietologo è meglio acquistare frutta e verdura dal contadino vicino casa e non prodotti provenienti da Paesi extraeuropei che danno meno sicurezza: “Dal “chilometro zero” siamo arrivati al “metro zero” per i tanti orti che stanno nascendo nei giardini o, addirittura, nei balconi di casa”. Provocando l’ilarità tra il pubblico Calabrese ha, poi, dichiarato che, a volte, mangiare una fetta di pane con nutella può salvare un matrimonio che crea malessere. Ovvero: per alleggerire lo stress quotidiano concediamoci quel “quadratino di cioccolato” che ci piace tanto.  Le piccole dimagranti? “Fanno bene a chi li vende”. Una dieta equilibrata? “La dieta mediterranea”. “Possiamo curarci senza medicine, evitando il fumo e le droghe, concedendoci un bicchiere di vino rosso o bianco a pasto (ricco di sostanze benefiche anche per le donne in menopausa) – conclude Giorgio Calabrese –  Sono Cattolico, credo in Dio e amo il Creato. La nostra città, Asti, il Monferrato, hanno avuto in dono un clima favorevole alla produzione di cibo di alto livello. Approfittiamone”. La parola è poi passata al medico psichiatra Dott. Ernesto Viarengo che ha analizzato alcune patologie come la depressione, malattia psichica invalidante che sta diventando endemica, destinata ad aumentare, strettamente legata all’obesità. Ha poi spiegato che secondo recenti studi condotti in America il cacao costituisce un euforizzante per i depressi e migliora la velocità del pensiero e la memoria nei casi di demenza senile; chi soffre di Alzheimer trova giovamento dagli alimenti ricchi di omega 3 come il salmone e i pesci in genere. Altri alimenti toccasana: l’olio extra vergine di oliva e le vitamine B C D E. “Assumere poche calorie favorisce la memoria nell’anziano – ha spiegato Viarengo – chi perde peso con un’alimentazione equilibrata vede aumentare il tono dell’umore, soprattutto se alla dieta si associa l’attività fisica che diventa addirittura euforizzante”. Numerose le domande da parte del pubblico che hanno contribuito a rendere ancora più interessante e vivace la tavola rotonda degli esperti. Ricordiamo gli altri incontri: lunedì 22 aprile, sempre aale 20,30, presso l’ex Sala Consiliare del Comune di Asti, in Piazza San Secondo 1: “Come mantenere giovane il cervello – Riabilitazione e allenamento per rallentare l’invecchiamento della mente” in compagnia della psicologa e psicoterapeuta Erika Viotti, del medico geriatra Marcello Francesconi e del medico psichiatra Ernesto Viarengo. Nel terzo incontro di martedì 30 aprile si parlerà dei disturbi psicosomatici”: quando la mente intrappola il corpo. Relatori il cardiologo Antonino Buscemi, il gastroenterologo Gianni Miroglio, la psicologa e psicoterapeuta Marina Balbo (direttore del Centro Studi e Ricerche Victor Meyer) e il medico psichiatra Ernesto Viarengo. Nell’ultimo incontro di lunedì 13 maggio protagonisti saranno i bambini e i ragazzi e le loro difficoltà di apprendimento a scuola. Titolo della serata, rivolta soprattutto a genitori e insegnanti: “Infanzia e adolescenza a scuola. Quando i bambini e i ragazzi non imparano”. Relatori saranno il medico neuropsichiatria Carlo Muzio, la psicologa Silvia Bologna e la psicologa esperta in problematiche infantili e adolescenziali, Coordinatore “Spazio Bambini” Centro Studi e Ricerche Victor Meyer, Erika Viotti.