Non stupisce il coro contro la proposta di aiutare Roma per i rifiuti: è il riflesso condizionato del “no a tutto”, che ben conosciamo nella nostra città. Abbiamo fatto scappare aziende, bloccato opere pubbliche, stiamo facendo diroccare edifici in centro storico, in nome del no a varianti urbanistiche e investimenti privati. Per fortuna c’è anche una Asti che cerca di costruire ponti e strade, di sostituire le lampade con i led, di trattare i rifiuti come in Germania, dove generano ricchezza e non come a Napoli, dove i tanti “comitati del no” hanno alimentato camorra e inquinamento. Per gli astigiani solo vantaggi. Tutti i rifiuti che importiamo non saturano la nostra discarica: li trattiamo e poi li smaltiamo in inceneritori lontani da Asti, con cui abbiamo accordi commerciali. Con l’aumento di capitale sta arrivando l’investimento di 12 milioni di euro, che useremo per modernizzare gli impianti (in soldoni, puzzeranno meno) e aumentarne ulteriormente le potenzialità: oggi a Valterza lavoriamo su due turni e solo ogni tanto anche di notte. Salire stabilmente a tre turni significherà più occupazione.   Abbiamo ancora bisogno di rifiuti. Stupisce chi afferma che non dobbiamo cercare i rifiuti del Lazio, perché abbiamo già quelli di Genova. Il filone ligure si sta esaurendo e il lavoro non arriva dal cielo. Sarà Gaia a contrattare nel dettaglio tipologia, quantitativi, tempi e prezzi. E’ importante che Asti abbia dato a livello nazionale un’immagine di apertura e modernità.   Abbassare la Tassa. Quest’anno Gaia e Asp, lavorando fuori territorio, hanno fruttato 800.000 euro di utili solo al Comune di Asti. Avremmo potuto usarli per ridurre la Tassa rifiuti se chi adesso mi critica non mi avesse lasciato in eredità una causa iniziata nel 1992 per cui abbiamo dovuto pagare 650.000 euro nel 2016 e un “buco” di 13 milioni di euro sulla tassa rifiuti dal 2004 al 2013, che stiamo faticosamente ripianando adesso con le nostre bollette. Guarda caso nel 2016 l’abbiamo ridotta solo di 200 mila euro. Se nel 2017 non arriveranno altri scheletri dal passato gli utili li useremo davvero per abbassare la tassa.   Fabrizio Brignolo, Sindaco di Asti