angela motta“Sono sorpresa e sconcertata dalla decisione del Gip che ribalta la tesi dei PM che  chiedevano l’assoluzione, in quanto dalle indagini svolte non “c’era volontà di utilizzare   denaro pubblico a fini personali”, richiesta di assoluzione ribadita dagli stessi PM durante   l’udienza davanti al Gip del 22 settembre u.s.  Per il Gip, invece, le spese per ristoranti o gli omaggi, anche se con, o per rappresentanti   delle istituzioni, “non erano spese riconducibili all’ attività di consiglieri regionali”.  Al momento non c’è ancora nessun rinvio a giudizio. L’imputazione coatta, infatti, prevede   che i PM che si erano pronunciati per l’archiviazione debbano chiedere il rinvio a giudizio.   Un altro giudice stabilirà se dovremo essere processati oppure no.   In tutti questi anni ho agito rispettando le regole e la griglia contenente le spese   ammissibili messa a disposizione dagli uffici regionali ed ho ricostruito tutti i miei   movimenti e le spese effettuate dal 2010 al 2012, motivandole in modo dettagliato.   Spero che presto potremo far valere la buona fede del nostro comportamento.   In allegato le motivazioni con le quali i PM chiesero la mia archiviazione”. Angela Motta