Sono circa 800mila a livello nazionale, di cui 100.000 nella nostra regione, i pensionati  coltivatori diretti che dovrebbero beneficiare dell’aumento della quattordicesima in una  misura variabile dai 101 ai 151 euro l’anno. E’ quanto stima la Federpensionati  Coldiretti in riferimento alla legge di bilancio per un risultato atteso da anni nelle  campagne per recuperare il potere di acquisto perduto con una situazione sociale  insostenibile per molti coltivatori pensionati e per le loro famiglie.  “L’impegno del Governo – sottolinea Bruno Porta, presidente emerito di Coldiretti  Asti e presidente dell’Associazione Pensionati Coldiretti Piemonte – è il  raggiungimento di un obbiettivo perseguito da anni dalla nostra organizzazione, è  anche un riconoscimento dell’impegno che i nostri pensionati continuano ad avere nella  cura del territorio, nella salvaguardia della biodiversità e nella difesa delle tradizioni, ma  anche dell’apporto di cultura ed esperienza che offrono alle nuove generazioni di  giovani imprenditori. Auspichiamo – conclude Porta – che in breve tempo la norma  venga definitivamente approvata”.  Gli aumenti della quattordicesima vanno ad aggiungersi agli importi attualmente  erogati (si passerà così da 336 a 437 euro, da 420 a 546 euro, da 504 a 655 euro  annui). Inoltre l’ampliamento dei limiti di reddito per avere diritto alla somma aggiuntiva,  comporterà che altri pensionati, potranno beneficiare della quattordicesima o ne  potranno beneficiare in misura superiore rispetto a quella attualmente spettante loro, in  quanto finora soltanto chi aveva redditi compresi entro 1,5 volte il trattamento minimo  aveva diritto all’intero importo della somma aggiuntiva.  Tra i destinatari della nuova misura ci saranno anche parte dei pensionati coltivatori  che appartengono ad una fascia reddituale superiore a quella attualmente richiesta  per ottenere integralmente la quattordicesima.