ali e radiciGrande partecipazione di cittadini Ucraini all’incontro che si è tenuto in Municipio venerdì 28 febbraio. Organizzato dall’Associazione astigiana “Ali e Radici- Astigiani nel Mondo”, il Sindaco di Asti, Fabrizio Brignolo, Mariangela Cotto, Consigliere Comunale, Manuela Bocco Ghibaudi, Presidente Asti Ali e Radici, Guido Sodano, Presidente Comitato Papa Francesco hanno incontrato la comunità Ucraina che risiede nella nostra città. Lo spirito dell’iniziativa è stato proprio quello di far sentire la presenza e la condivisione di Asti ai problemi e alle preoccupazioni che vivono quotidianamente i nostri “astigiani” di adozione (sono più di un centinaio, dai dati dell’ufficio anagrafe) in questo difficile momento della loro storia locale. “Asti ha sempre avuto a cuore l’integrazione degli stranieri – ricorda Fabrizio Brignolo – e, a tal proposito, il Consiglio Comunale ha infatti approvato la “Cittadinanza Onoraria” ai figli degli immigrati nati nella nostra città. E’ nostra intenzione, inoltre, approvare in Consiglio un Ordine del Giorno per richiedere la pace nei territori ucraini.” “Anche loro hanno dovuto mettere le ali e volare in un Paese sconosciuto per trovare una personale realizzazione, così come hanno fatto tanti astigiani nel secolo scorso” – ricorda Manuela Bocco Ghibaudi – “e oggi diventa ancora più impegnativo trovare la forza per “volare”, sapendo che i propri affetti vivono settimane di grande sofferenza. Ma è proprio in situazioni di forte disagio che è importante alimentare il dialogo, trasmettere una cultura di pace e di accoglienza per affrontare con maggiore energia e tenacia le difficoltà di ogni giorno, certi anche che le proprie “radici” saranno una valore inesauribile.” Molto interessante è stata la testimonianza riportata da alcuni docenti del CTP di Asti (Centro Territoriale Permanente Istruzione e Lavoro), che svolgono la propria attività scolastica proprio con persone straniere, valorizzandone oltre all’alfabetizzazione, la formazione globale e l’inserimento locale per adulti che sono venuti a far parte del nostro territorio. La scuola, infatti, è uno degli strumenti principali per favorire la conoscenza e l’integrazione degli stranieri in un nuovo contesto di vita. “I temi dell’immigrazione, del dialogo fra diverse culture e di una società multietnica – afferma Mariangela Cotto – sono molto cari anche a Papa Francesco, che è stato invitato ad Asti proprio nell’intento di riscoprire le sue radici familiari e di potenziare quelle che vivono in ognuno di noi, arricchite sia dal passato che dal significato moderno del vivere nelle difficoltà di ogni giorno”.