Una fiera di vino, sì, ma nell’orto. Prima Era è la prima edizione della fiera di giovani produttori di vino che si terrà domani (sabato 22 aprile) nell’orto dell’azienda agricola Duipuvrun di Costigliole d’Asti. L’obiettivo della fiera è, come si legge sulla locandina, “incontrare e conoscere nuovi progetti che guardano con speranza al futuro, fare festa, danzare alla pioggia e brindare alla gioia di cominciare, sempre, ad ogni istante”. L’evento si terrà all’aperto in collina dalle 10 alle 20, perciò i partecipanti sono invitati a portarsi coperte, lenzuola e cuscini per spaparanzarsi nell’erba.

Ad organizzare l’evento un gruppo di giovani agricoltori, enologi e commercianti: Stefano Scavino di Duipuvrun ed Emilio Omedè. “È una piccola fiera, una prova, organizzata con l’intento di scoprire realtà agricole gestite da giovani, fare rete, conoscersi e farsi conoscere – spiega Omedè, che parteciperà con il suo grignolino Gino -. Il tutto però è fatto in modo conviviale, che attiri anche i giovani. Non ci sarà un focus su un particolare tipo di vino, di produzione o di territorio, ma ci saranno aziende gestite da giovani che hanno avuto voglia di scommettere e investire sull’agricoltura, e che hanno iniziato i loro progetti negli ultimi 5 anni o hanno meno di 30 anni”.

Ci sono i fratelli di Casa Tallone, che fanno Roero e hanno iniziato da due anni, ma le loro vigne hanno preso grandine e siccità. Ci sono i liquori dell’Opificio Pontem in Val Bormida e il sidro di mele di Craveri&Lamberti di Saluzzo, che hanno creato il loro primo prodotto, l’Arvirà, fatto come un vino metodo classico ma con mele non vendibili per problemi estetici. Dei venti produttori presenti, due arrivano anche da fuori Piemonte: sono il trentino Caracristi e il veneto Nicola Dall’Agnol, che recupera antiche varietà locali.

“L’annata 2022 ha segnato un estremo, dal 1958 in Piemonte è stata la seconda più calda e la più siccitosa – continua Omedè -. Oggi fare agricoltura è sempre più difficile, perché i riscontri del cambiamento climatico iniziano a vedersi direttamente sul portafoglio. Chi ci vuole provare deve avere coraggio e tante idee originali. Per questo abbiamo pensato a una micro fiera autofinanziata, gratuita per i produttori, che sia un piccolo palcoscenico per condividere idee e difficoltà. Fare rete è la prima azione concreta che possiamo fare per combattere il cambiamento climatico e salvaguardare la nostra agricoltura”.

Elemento non secondario, la fiera si terrà all’interno di un luogo di produzione, l’azienda agricola Duipuvrun, che ha un orto in collina, in un sorì molto soleggiato che produce verdure e ortaggi succosi e saporiti. “La verdura è meno romanticizzabile del vino, che giustamente può contare su cultura e narrazione per mantenere alto il suo prezzo. Il vino è un bene di “lusso”, mentre la verdura fa parte della vita quotidiana delle persone, e io ho occupato una fascia di mercato libera per valorizzare la base della nostra alimentazione – spiega Stefano Scavino, architetto che ha deciso di dedicarsi al recupero di antiche varietà di ortaggi con il metodo biointensivo -. Con un po’ di ingegno, cerchiamo di salvaguardare le tipicità locali, come il carciofo astigiano del sorì e il peperone quadrato di Motta di Costigliole, e creare una comunità di persone che crede nella rinascita della propria terra, nonostante le difficoltà economiche e burocratiche, soprattutto per chi parte da zero e non ha un’azienda di famiglia già avviata – continua -. Per questo da un paio d’anni organizziamo anche diversi eventi. Sono occasioni di stare fisicamente dentro i luoghi di produzione e di fare avvicinare le persone al mondo dell’agricoltura. L’ultimo è stato la settimana scorsa, in collaborazione con Cascina Barban e la Rapa Bendata: una conferenza con l’agricoltore e scrittore canadese Jean Martin Fortier. A volte è più facile trovare interlocutori che abbiano un approccio all’agricoltura simile al nostro distanti, nel Nord Italia o all’estero, che in provincia di Asti. Realtà che abbiano interesse all’aspetto della sostenibilità ambientale e sociale del lavoro, a fare rete e organizzare eventi divulgativi. Si tratta di un’ottica un po’ più contemporanea che non guarda solo all’ingrosso e può stimolare anche i giovani”.

Entrando con un biglietto di 20€, i visitatori potranno assaggiare tutti i prodotti in fiera. Dalle 16 in poi avrà inizio il dj set con i dj astigiani Splendore e No Comply, e anche i produttori chiuderanno gli stand per godersi la festa. Rimarrà invece aperta l’enoteca per acquistare le bottiglie. Esclusi dal biglietto i panini dello chef di Radici – Ristorante in vigna e i taglieri di Borgo Affinatori.

PROGRAMMA:

ore 10: apertura fiera con banchi di degustazione dei produttori di vino nell’orto. Cibo a cura di Radici ristorante in vigna, Borgo Affinatori, Caffètte il barista errante.

ore 16: inizio Dj Set con No|Comply + Splendore. Enoteca con i vini dei produttori aperta fino alle 20.

Per maggiori dettagli: Duipuvrun, Costigliole d’Asti – info@duipuvrun.it – 3477566595.

Elena Fassio