Ventisettesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2025 spegne 126 candeline. Ecco i principali argomenti trattati sul giornale in edicola da venerdì 11 luglio 2025.
Villafranca, un paese che “risorge”
Due importanti realtà di Villafranca e due “inaugurazioni” con cui si vuole festeggiare l’inizio di un doppio nuovo corso. Andando in ordine rigorosamente cronologico, oggi alle 17,30 alla casa di riposo “Venanzio Santanera” è previsto il brindisi per il nuovo inizio della struttura. Il Comune e il Comitato “Salviamo la Fondazione Santanera” invitano la cittadinanza a partecipare. L’evento è particolarmente sentito perché la casa di riposo, alla fine del 2024, ha seriamente rischiato di chiudere i battenti con le conseguenze che tutti possono immaginare (sulle famiglie degli ospiti e sui lavoratori). Per evitare la chiusura della storica casa di riposo, oberata dai debiti, si mobilitò non solo il paese (tanto che si costituì un apposito Comitato), ma anche i comuni limitrofi. Si ricorda anche una marcia, molto partecipata. Il Comitato ha operato molto bene e provvidenziali sono state anche alcune iniziative pubbliche e private (come quella del Comune di Cantarana che ha rinunciato al lascito di Giovanni Vigna per destinarlo in gran parte al Comitato).
Domenica mattina nella chiesa parrocchiale di Sant’Elena, nel corso della messa delle 11,15, saranno ufficialmente inaugurati i lavori di restauro seguiti all’incendio dell’ottobre 2022. Lavori iniziati nell’aprile dell’anno scorso, su progetto e direzione degli architetti Maurizio e Chiara Momo. La chiesa è tornata agli antichi splendori. Per solennizzare l’evento, la messa di domenica sarà celebrata dal vescovo Marco Prastaro.
Parla Sacco fuori dal Gal Bma
Mario Sacco racconta la sua versione dei fatti che hanno riguardato il Gal Basso Monferrato Astigiano, Gruppo di azione locale, in queste ultime settimane, e lui in particolare, in qualità di presidente uscente. Sacco era a capo del Gruppo dal 1996, anno della sua fondazione. In questi 30 anni di attività ha ricoperto ad Asti anche altre cariche prestigiose: attualmente è presidente di Confcooperative, mentre in passato è stato presidente della Camera di Commercio, dell’Università, della Fondazione Cassa di Risparmio e di Asti Musei, solo per citare le più importanti.
Sacco, cos’è successo in queste settimane?
“Tutto è cominciato durante l’assemblea del 21 maggio, riunitasi per approvare le designazioni dei soci pubblici e privati che sarebbero andati a formare il futuro CdA. Durante l’assemblea è arrivata da più parti la richiesta di rinvio per approfondire alcune situazioni poco chiare. Tra queste anche il timore di alcuni sindaci di una scarsa rappresentatività territoriale e presunte irregolarità nelle votazioni dei privati. In quella occasione ho cercato di conciliare le parti, dopo che si era creata una netta spaccatura. Da maggio al 7 luglio ho fatto il giro di tutti i soci privati più rappresentativi per tirare fuori una lista che portasse a un punto di accordo. Questo non è stato possibile e così alla fine, per farla breve, 12 privati andranno a determinare le sorti di 127 soci e 103 Comuni”.
Nuovi primari e l’attesa al Pronto Soccorso
Sono giorni di fermento quelli che sta vivendo la sanità astigiana tra l’insediamento di nuovi primari, in Neurologia e Ginecologia, interventi straordinari, come quello compiuto dall’équipe del cardiologo Marco Scaglione, e la riapertura degli ambulatori di Dermatologia, grazie all’innesto di medici arrivati da fuori. Ma non mancano le polemiche legate al “caso-pronto soccorso”. I parenti dei pazienti sono stati invitati a non sostare più all’interno della sala d’aspetto ma di accomodarsi all’esterno su alcune sedie messe davanti al parcheggio. Complici le alte temperature dei giorni scorsi sono montate le polemiche.
Via ai lavori per l’ultimo lotto dell’A33
Sono iniziati, con le operazioni di posa delle prime travi del viadotto ai piedi della collina di La Morra, i lavori necessari per terminare definitivamente l’Asti-Cuneo. Si tratta di un lotto cruciale, il 2.6A (Roddi-Cherasco), lungo circa cinque chilometri che permette il completamento definitivo dell’autostrada A33. Un lotto con un passato burrascoso alle spalle, tra cui un’iniziale parere contrario della Sovrintendenza che è stato superato grazie a interventi di mitigazione ambientale. Tra questi, particolare attenzione è stata data alla leggerezza visiva della struttura, ottenuta grazie ai pilastri “forati” e alla piantumazione di alberature che contribuiranno a schermare il percorso autostradale. “Non si tratta solo di velocizzare i collegamenti tra l’Astigiano e il Cuneese, ma di proteggere e valorizzare un territorio unico – ha affermato l’assessore alle Infrastrutture Enrico Bussalino -. Evitare che il traffico pesante, in particolare i camion, attraversi le strade secondarie delle colline patrimonio Unesco significa tutelare il paesaggio, la qualità della vita e la sicurezza dei cittadini”. Il completamento dovrebbe essere compiuto entro dicembre 2025.
AstiMusica scalda i motori con Barbascura X
Un palco che sembra più grande di quello dell’anno scorso. Undici giorni di concerti ininterrotti. Nomi di richiamo come Roberto Vecchioni e Alessandra Amoroso. E’ l’edizione numero 28 di AstiMusica in scena da oggi, venerdì, in piazza Alfieri.
Maturità
Finiti gli orali è tempo di bilanci. Anzi di voti. Pubblichiamo i 100.
OltreTanaro
Evento al Santuario della Madonnina.