Si è svolto il 24 ottobre 2025, il convegno Il Medico competente e la sicurezza nel mondo agrario presso l’Aula Magna dell’Istituto “G. Penna”, organizzato in collaborazione con CIA Alessandra-Asti. L’incontro si inserisce tra le iniziative promosse dalla Prefettura di Asti attraverso il progetto Asti si’Cura, in tema di prevenzione e sicurezza, a sua volta nell’alveo della Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro.
Nello specifico, l’incontro di oggi, che ha visto la partecipazione di autorevoli esperti, tra cui i medici della Associazione Passione Salute il Dott. Lorenzo Cavaliere, la Dott.ssa Cristina Baretta e la Dott.ssa Daniela Zaramella, oltre che il Dott. Morra dell’ASL di Asti, ha inteso porre l’accento sull’importanza della figura del medico competente in ambito agrario. “Il tema della Sicurezza – afferma il Dirigente Scolastico dell’Istituto “G. Penna” Giorgio Marino – è ampio e diversificato e oggi tale tema sarà declinato in campo agrario, con particolare riferimento alla figura del Medico competente. Solo con un approccio corretto alla sicurezza individuale e collettiva si può attuare il significato profondo della prevenzione”.
Sulla centralità della scuola come centro propulsore per la diffusione della cultura della sicurezza, anche Nicola Simone (CIA Alessandria-Asti): “La collaborazione con l’Istituto “Penna”, che ha visto l’avvio già dall’anno scorso dei corsi per gli studenti per il conseguimento dei patentini dei mezzi agricoli, ha come scopo l’approfondimento della cultura della sicurezza. Uno dei motivi di tale collaborazione con la scuola risiede nell’idea che vede proprio la scuola come momento di formazione e consapevolezza in tema di sicurezza e prevenzione”.
Ancora sulla necessità di suscitare profonda consapevolezza in materia di prevenzione a partire dalle scuole si è espresso il Prof. Franco Calcagno, Dirigente Scolastico dell’I. T. I. S. “Artom”: “L’intento della collaborazione tra le scuole astigiane è quello di stare al passo con l’evoluzione del concetto di sicurezza nella sue applicazioni giuridiche e, soprattutto, concrete, attraverso buone prassi individuali e collettive. Diffondere la cultura della sicurezza nelle scuole significa formare lavoratori consapevoli”.


