Ferraris Francesca3“Alle accuse di razzismo nei confronti del Partito Democratico non rispondo nemmeno: non voglio entrare nel merito delle provocazioni, perché parlare di razzismo di fronte alla denuncia delle gravi scorrettezze cui abbiamo assistito nei giorni del congresso significa voler spostare il baricentro della discussione per far perdere il senso reale delle cose. Ciò che ha alterato l’esito dei congressi territoriali non è certo la nazionalità delle persone che si sono recate a iscriversi e votare, bensì, chiaramente, il fatto che si trattasse di gruppi organizzati, lontani dalle vicende interne al partito. Questo non significa affermare la chiusura del partito verso nuove iscritti, ma ribadire che l’iscrizione a un partito presuppone il riconoscersi in esso e nei suoi valori. Non si prende la tessera solo per sostenere questo o quel candidato, nemmeno alla bocciofila. Sia chiaro che non è stato l’esito delle votazioni a spingermi a denunciare i comportamenti sleali, ma il profondo senso di rispetto che ho nei confronti dei nostri militanti e la riconoscenza verso l’impegno, il tempo e l’energia che spendono per partecipare alla vita del partito. Vorrei ricordare infine che Assoalbania, l’associazione che ha promosso la manifestazione di sabato pomeriggio ad Asti, è un’associazione di imprenditori, che ha sede a Firenze e che “per statuto mira a far nascere una vera e propria associazione di categoria degli imprenditori albanesi in Italia. I fondatori affermano di voler intenzionalmente sorpassare l’idea di una semplice realtà associazionistica per costruire una struttura capace di aiutare l’impresa, influenzare gli interventi pubblici e creare un legame diretto con l’Albania, al fine di concretizzare investimenti e collaborazioni commerciali”. Come PD astigiano siamo sempre stati aperti alla discussione con tutte le associazioni di categoria, ma non ci siamo mai legati a nessuna di esse in modo esclusivo, proprio per rispetto della reciproca autonomia e per evitare inopportuni impicci tra politica ed economia. Alla luce delle brutte vicende che abbiamo denunciato, possiamo dire definitivamente seppellito il concetto di etica politica”. Francesca Ferraris