neve“Nella giornata di ieri si sono svolti quattro fatti che inducono una riflessione. Con un provvedimento presentato dai consiglieri Angela Quaglia, Cristiano Massaia e Fabio Carosso il nuovo consiglio provinciale ha approvato il nuovo piano di sgombero neve e (grazie alla proposta del sottoscritto e del vicepresidente Gabusi, accolta dall’Unione delle Province Piemontesi) è stata destinata dalla Regione  la somma necessaria a svolgere il servizio. Ricordo che solo due mesi fa il commissario governativo della Provincia di Asti aveva scritto a tutti gli Enti che per quest’inverno non sarebbe stato svolto nessun trattamento antineve, a causa della mancanza di fondi. Nella stessa seduta, assumendoci le nostre responsabilità, abbiamo deliberato la proposta del consigliere Luca Quaglia di rinegoziare tutti i mutui esistenti con la Cassa Depositi e Prestiti: verranno tutti prorogati di trent’anni e così libereremo 900.000 euro all’anno che potremo investire sulla manutenzione straordinaria delle strade e delle scuole della Provincia. Saranno gli unici fondi disponibili, perché il disavanzo e lo sforamento di patto di stabilità ereditato dalla gestione commissariale, impedisce nuovi mutui e l’accesso a ogni altra risorsa. Su proposta della consigliera Barbara Baino abbiamo infine approvato il piano di dimensionamento scolastico stralciando l’accorpamento dell’Artom: una soluzione molto impattante per una storica scuola astigiana, imposta dalla rigida applicazione delle norme, ma non sufficientemente condivisa con gli interessati. Sono tre esempi di come gli amministratori, abituati a rispondere delle loro scelte ai cittadini e a confrontarsi quotidianamente con problemi, critiche e sollecitazioni, forse siano più adatti di altri ad “arrampicarsi sui vetri” per inventare soluzioni nell’interesse della comunità. Contemporaneamente i nostri sindaci protestavano (lavorando per mettere una toppa) contro i tagli all’ospedale di Asti, decisi da un piano figlio di due “tecnici” (in questo caso Monferrino e Balduzzi) cui spesso vengono affidati compiti politici nella (vana) speranza di trovare persone “super partes” che possano far meglio degli amministratori eletti dal popolo. Forse sarebbe meglio riflettere prima di consegnare sempre le decisioni sul nostro futuro a manager, burocrati, magistrati, pensando che i nostri interessi siano in mani migliori: forse è ancora più affidabile un amministratore che viene scelto democraticamente dai cittadini che ogni giorno, per strada, possono parlargli, chiedergli conto”. Fabrizio Brignolo, sindaco e presidente della Provincia di Asti