Lunedì 12 settembre si è riunita a porte chiuse la Commissione consiliare convocata dal Comune di San Damiano d’Asti per la valutazione dei contenuti della petizione per la sospensione del progetto di recupero del Foro Boario, consegnata lo scorso luglio dal comitato San Damiano Partecipa, e l’avvio di una progettazione partecipata. “L’amministrazione comunale, che continua ad evitare un dialogo diretto con i cittadini, ha rifiutato la proposta di sospensione, dichiarando di proseguire con l’affidamento della direzione lavori e l’apertura del cantiere nel mese di novembre”, hanno spiegato dal comitato San Damiano Partecipa. Durante l’incontro il Comitato ha ribadito la sua opposizione al progetto attuale, che non tiene conto delle reali esigenze dei cittadini di San Damiano, rifiutando di concordare varianti in corso d’opera o varianti non sostanziali (spostamento di vetrate, superfici intonacate, suddivisione degli spazi, etc..) percorso invece suggerito dall’amministrazione. “A diversi mesi dell’approvazione del progetto esecutivo, l’amministrazione ha mostrato per la prima volta al Comitato il rendering del progetto nell’area – continuano dal comitato -. Da quando la richiesta di garanzia fideiussoria per il mutuo che sarà necessario per la realizzazione dell’opera è stata sottoposta all’approvazione del Consiglio Comunale (29 Aprile 2016 ) il Comitato ha richiesto l’accesso alla documentazione, avviato la petizione, organizzato un incontro pubblico e l’abbraccio al foro, in una corsa contro il tempo”. “L’amministrazione dichiara che oggi, diversamente da qualche settimana fa, la sospensione del progetto sarebbe troppo onerosa. Ma la responsabilità di questa spesa aggiuntiva è da attribuirsi unicamente a coloro che, nonostante la protesta dei cittadini, non si sono fermati a riflettere – continuano -. Nonostante questo il Comitato si chiede se non sia preferibile spendere 100 mila euro in penali piuttosto che 1 milione di euro per un progetto così strutturato, di cui i cittadini di San Damiano non sentono il bisogno. Sicuramente un progetto condiviso e partecipato avrebbe un costo decisamente inferiore e un  risparmio superiore all’ipotetica penale”. Nelle prossime settimane il Comitato continuerà il suo percorso di sensibilizzazione e coinvolgimento dei cittadini, valuterà nuove possibili azioni e consegnerà all’amministrazione le osservazioni raccolte in questi mesi dai cittadini firmatari. Il Comitato, dopo l’incontro di lunedì 19 settembre, accetterà ulteriori confronti solo se sotto forma di sedute pubbliche.