Nel salutare l’elezione di Papa Francesco I, la Protezione Animali chiede al Pontefice di farsi portavoce del messaggio d’amore di San Francesco d’Assisi, promuovendo nelle coscienze dei fedeli il rispetto della vita degli animali e della biodiversità. «Al Santo Padre chiediamo di rinunciare alle pellicce di ermellino e all’acquisto di oggetti religiosi in avorio o derivati dallo sfruttamento e dalla morte di milioni di animali», commenta l’Enpa che prosegue: «Presenteremo al Pontefice le firme raccolte dalla petizione lanciata su Avaaz, con la quale sollecitiamo le autorità religiose a rinunciare a tali pratiche per rispettare la sensibilità di milioni di persone e raccogliere il messaggio di San Francesco, il primo antispecista della storia moderna, secondo cui gli animali hanno il pieno diritto di abitare il mondo in pace e in armonia con gli uomini». Altro passo fondamentale per una Chiesa più moderna anche con le politiche internazionali è quello di sottoscrivere la Convenzione di Washington per la tutela degli animali in via d’estinzione, a cui il Vaticano, come pochissimi altri Stati, non ha ancora aderito. L’Enpa auspica che l’ascesa di Francesco I al Soglio Pontificio possa essere l’inizio di un cambiamento epocale per la Chiesa, con evidenti benefici per tutto il pianeta; un cambiamento che ponga fine, una volta per tutte, allo sfruttamento e alla coercizione perpetrata dall’uomo ai danni degli esseri viventi più indifesi.