Oggi, al tribunale di Asti (giudice Orazio Muscato; pm Giorgio Vitari; difesa avvocati: Aldo Mirate, Roberto Caranzano e Ferruccio Rattazzi; parte civile: avvocati Pier Paolo Berardi, Alberto Pasta ed Emilio Sellitti ) si è avuta la prima udienza del processo a tre imprenditori astigiani con l’accusa di bancarotta fraudolenta. La storia è iniziata nel dicembre 2010 con il fallimento della Way-Assauto, la storica fabbrica astigiana (produzione ammortizzatori per autoveicoli, 247 dipendenti).

A giudizio gli ex proprietari: Diego Robella, 53 anni, di Portacomaro, che nel 2005  rilevò la fabbrica dalla “Arvin Meritor”,  il socio di minoranza Enzo Trinchero, 66 anni, di Asti, e il figlio  Fabio, di 34 anni. La prima udienza è stata caratterizzata da numerose eccezioni procedurali e giuridiche sollevate dalla difesa con la richiesta di convocare come testimoni diversi esponenti dei vertici delle istituzioni. Il processo è stato poi aggiornato per il 19 dicembre.