cena a lume di candelaDue giorni prima di Natale, con cerimonia funebre nella chiesa di San Paolo, Asti ha  dato l’ultimo saluto ad Elio Arleri 93 anni, un grande astigiano di “una volta”: amava   la sua città, il Palio, la gente e tutte le cose che vivono nei cuori veramente buoni e   soprattutto generosi. L’ho conosciuto ed abbiamo subito fatto amicizia in gioventù   negli anni tristi della guerra. L’ho perso di vista quando ho lasciato la città per entrare   nella formazione partigiana di Mongardino. Dopo il 1945 l’ho nuovamente incontrato   al “San Paolo” quando nella filodrammatica dell’oratorio gli attori più noti erano   Emanuele Pastrone, il dottor Vigna ed il geometra Truffa.  Elio Arleri era conosciuto in città non solo come farmacista, ma soprattutto come   uomo di cultura, con grande amore per la storia locale legata a quella del Palio.   Un amore che ha lasciato traccia in numerosi scritti ad iniziare dal 1967. Fu   anche rettore nel comitato Palio del San Paolo. Per la sua attività ha avuto anche   riconoscimenti : nel 2002 è stato insignito dalla civica amministrazione dell’”Ordine   di San Secondo”, attestazione del suo impegno nel valorizzare la città. Nel 2005 il   governo di Israele ha annoverato il dr. Elio Arleri “Tra i Giusti delle Nazioni” ed   inoltre dal capo dello Stato italiano ha avuto la medaglia d’argento al Valore Civile.  Il riconoscimento israeliano alla famiglia Arleri è maturato a seguito dell’ospitalità   data a due ebrei originari della Croazia sfuggiti ad un rastrellamento delle “SS”   tedesche. I due per oltre un anno sono stati nascosti in casa Arleri che era in via   XX Settembre. A quei tempi per coloro che davano ospitalità ad ebrei c’era la pena   di morte. Erano anni di vera carestia: il pane ed il sale erano introvabili (con la   “tessera” si potevano acquistare solo 200 grammi di pane “nero” al giorno). Inoltre   la sorveglianza fascista si avvaleva anche di spie che venivano pagate con preziose   derrate alimentari.   Invitato dalle autorità di Gerusalemme a visitare il parco della rimembranza dove   ogni pianta ricorda la persona che ha aiutato gli ebrei, non ha potuto andare per   ragioni di salute. Don Oreste Vercelli, parroco del San Paolo in occasione di un   pellegrinaggio in Terra Santa ha portato però ad Arleri la fotografia della pianta con   la dicitura “Elio Arleri di Asti Uomo Giusto”.  Lascia, dopo 60 anni di matrimonio la moglie Elena Biamino, il figlio Enzo   Commercialista e la figlia Valeria farmacista. Luigi Garrone