E’ stato identificato nel giro di una settimana l’uomo che aveva investito madre e figlio senza però prestare soccorso.

Tutto è cominciato il 20 dicembre quando un uomo si è presentato in questura ad Asti per denunciare l’investimento della madre e del figlio minorenne avvenuto il giorno prima in corso Savona.

Secondo quanto riferito dall’uomo, il conducente del veicolo, una Ford Cmax, si sarebbe fermato una decina di metri più avanti dell’incidente ma non avrebbe ottemperato all’obbligo di prestare soccorso ai due feriti che erano stati soccorsi dal dipendente di una vicina agenzia immobiliare.

Solo in un secondo momento è stato chiesto l’intervento dell’ambulanza quando madre e figlio, tornati a casa, hanno accusato dolori ed evidenti difficoltà a camminare. Sottoposti a visita, presso il pronto soccorso di Asti, venivano diagnosticati un trauma alla coscia per il bambino ed una frattura metarsale per la donna, lesioni giudicate guaribili con qualche giorno di prognosi.

Il successivo 21 dicembre gli agenti della Squadra Volante della Questura di Asti, reperita la targa del veicolo e le generalità del conducente, si recavano presso l’abitazione dello stesso senza rintracciarlo. Dopo aver esteso le ricerche nelle zone adiacenti l’abitazione, gli operatori riuscivano a individuare però il veicolo sul quale venivano svolti i relativi rilievi fotografici e dattiloscopici ad opera del personale del locale Gabinetto della Polizia Scientifica.

Il proprietario del veicolo, un 70enne astigiano, veniva contattato più volte al telefono ma solo il 27 dicembre si presentava presso gli Uffici della Questura, ove veniva sentito a sommarie informazioni. Dalle dichiarazioni rilasciate dall’uomo emergevano a suo carico estremi di responsabilità per l’incidente stradale occorso qualche giorno prima.