Sono accusati di falsità ideologica e concorso in tentata truffa l’imprenditore e i due dipendenti di una cooperativa agricola denunciati dal nucleo di polizia tributaria di Asti. Secondo gli accertamenti delle fiamme gialle, a conclusione di alcuni controlli sullo svolgimento di corsi di aggiornamento cofinanziati dalla Comunità Europea e dalla Regione Piemonte, già autorizzati dalla Provincia di Asti, destinataria dei relativi importi, nel verificare la regolarità del complessivo progetto formativo, in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, anti-incendio, primo soccorso e sicurezza alimentare, hanno accertato che quattro dei sette corsi previsti non erano stati effettuati in tutto o in parte, con la conseguente indebita richiesta di finanziamenti per circa 20.000 euro. Al loro arrivo presso la sede dell’azienda, fra l’altro, i finanzieri hanno riscontrato che in un ufficio adibito ad aula, all’interno del quale doveva svolgersi un corso, era presente solo la docente mentre i discenti iscritti erano intenti a svolgere le loro mansioni lavorative. Il successivo confronto fra i registri di presenza giornaliera e le relative autocertificazioni redatte con le dichiarazioni rilasciate a verbale dai frequentatori ha, infine, permesso di appurare, con esattezza, quale attività formativa fosse stata fittiziamente svolta, così consentendo di delineare le responsabilità penali del rappresentante legale e degli organizzatori interni. La Provincia di Asti, prontamente informata dalla guardia di finanza, dovrà ora valutare, per gli aspetti di competenza, l’intero carteggio inerente ai finanziamenti autorizzati.
Corsi di formazione fasulli: nei guai una cooperativa agricola astigiana
