Polizia Sono tornati in azione ad Asti i finti tecnici dell’acquedotto che già la scorsa settimana avevano messo a segno una macchinosa truffa. Questa volta a cadere nella rete dei malviventi sono state due sorelle di 81 e 82 anni, abitanti in un cascinale di Valterza. Gli uomini hanno bussato una ad una alle porte delle loro abitazioni. “Signora, dobbiamo controllare lo stato dei tubi”, avrebbero detto mostrando un marchingegno elettronico capace, a loro dire, di segnalare eventuali perdite. Peccato che la macchinetta, ovviamente un giocattolo, sempre secondo i due finti tecnici, avrebbe rischiato di non funzionare a causa di interferenze provocate da gioielli e anche dalla filigrana contenuta nelle banconote. Per questo avrebbero suggerito alla vittima di raccogliere tutti i preziosi sul tavolo prima di cominciare il controllo. Poi, dopo aver passato il marchingegno lungo qualche tubo, approfittando di un momento di distrazione avrebbero arraffato il bottino, scappando. E’ andata meglio alla terza sorella, 74 anni, che fiutando il raggiro, si è messa a gridare mettendo in fuga i truffatori. Un simile episodio si è verificato, nelle stesse ore, a Casabianca dove due sedicenti tecnici dell’Enel, hanno derubato una donna di 75 anni. Indaga la polizia.