“Nell’Enciclica Fratelli Tutti, Papa Francesco, punta il dito contro l’economia liberista e questo nostro predatorio sistema economico” sentire Carlo Sottile, leader storico del “Coordinamento Asti Est” ed esponente di spicco della sinistra astigiana dura e pura, che , cita un Pontefice da un megafono, trovandosi in accordo con lui, davanti ai cancelli della storica palazzina di Via Allende 13, non può che fare piacere. Sabato pomeriggio è stata la giornata del ricordo di un decennio di occupazione di quella storica palazzina, dal 2010 al 2019, conclusasi con un progressivo abbandono delle famiglie occupanti, sotto la minaccia degli sgomberi forzati. Sabato pomeriggio è stata la giornata delle radici e delle basi da cui ripartire perché tutti possano godere dei Diritti che la nostra Costituzione prescrive: anche del diritto alla Casa. Non certo meno importante di quello al Lavoro, alla Salute, al Pensiero, alla Parola. Alla Felicità. “La richiesta di un uso sociale della palazzina di via Allende, opposta a scelte di abbandono e propositi di vendita, è stata pubblicamente argomentata, da parte della nostra Associazione, in più occasioni.” prosegue Sottile “Il fatto di appartenere al demanio, dunque alla categoria dei beni pubblici, dovrebbe rafforzare ancora oggi questa richiesta. Ora, apprendiamo che il governo cittadino ha intenzione di disporne per contrastare l’emergenza abitativa. Bene, l’ipotesi peggiore, circolata in questi giorni, cioè la vendita, sembra essere scongiurata. Ma sarà proprio così?” Magari questa volta si. Magari le parole di un Papa, questa volta, non sono cadute nel vuoto.
Foto di Roberto Signorini
Paolo Viarengo