Sono ancora in corso i rilievi dei carabinieri nell’appartamento di via Giovanni XIII, a Canelli, dove questa mattina all’alba un padre ha ucciso il proprio figlio.

A pardere la vita Valerio Pesce, 28 anni, da poche settimane ritornato a vivere nella casa paterna assieme al padre appunto, Piero Pesce, 61 anni. E sarebbe stato proprio lui ad accoltellarlo, uccidendolo, al culmine di una lite. 

I carabinieri sono intervenuti all’alba e hanno trovato il giovane in un lago di sangue. Il padre, ex dipendente della Riccadonna, è stato portato subito in caserma e “nel corso dell’interrogatorio ha ammesso gli addebiti al Magistrato e pertanto si trova in stato d’arresto in attesa di essere tradotto in carcere”, spiegano i carabinieri in una nota.

Da appurare ancora cosa abbia scatenato la lite, ma gli investigatori addebitano il movete a problemi di natura economica. Sarebbe stato lo stesso padre a chiamare il 112 dopo aver accoltellato il figlio con numerosi fendenti.

Questi i primi dettagli che stanno emergendo.

Per il resto si sa soltanto che il giovane fino a poche settimane fa gestiva una tabaccheria ad Alba ed era tornato a casa del padre (la madre era molta da qualche anno) da poche settimane.

Le indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Canelli e del Reparto Operativo di Asti sono ancora in corso.