follettoHa ucciso a coltellate Maria Luisa Fassi, poi ha rubato i gratta e vinci, incassando 200 euro di vincite. Ieri pomeriggio Pasqualino Folletto è stato interrogato in carcere dal pm Luciano Tarditi; un colloquio durato oltre due ore nel quale il magazziniere padre di tre figli ha ricostruito nel dettaglio i suoi movimenti di quel maledetto sabato 4 luglio quando cioè poco dopo l’apertura era entrato nella tabaccheria di corso Volta uccidendo la titolare con quarantacinque coltellate. Una rapina fruttata 800 euro e alcuni gratta e vinci, come ha confermato lo stesso Folletto, difeso dagli avvocati Romagnolo e Merlino, nel corso del lungo interrogatorio durante il quale sarebbe stato collaborativo e avrebbe chiarito alcuni snodi focali della vicenda. Come quello dei tagliandi della lotteria istantanea. A denunciare l’ammanco dei gratta e vinci era stato il marito della vittima, Valter Vignale. Ieri il magazziniere ha confermato asserendo però di averne presi meno di quelli indicati agli inquirenti. Avrebbe inoltre incassato vincite per qualche centinaio di euro, nascondendo poi gli altri. In un colloquio in carcere Folletto avrebbe chiesto alla moglie di distruggerli. Di fronte al pm avrebbe ammesso anche la sua dipendenza dal gioco che lo portava a dilapidare lo stipendio alle slot machine. Proprio la necessità di denaro e la sete di slot machine lo avrebbe spinto a compiere la rapina che si è trasformata in mattanza.