Sembrano esserci pochi dubbi sulla colpevolezza dei due italiani indagati dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Asti e ritenuti responsabili di una serie di rapine ai danni di prostitute. Secondo gli inquirenti il 42enne residente a Fontanile e il 43enne di Rivalta Bmida, dal 29 ottobre scorso al 23 febbraio si sarebbero macchiati di quattro aggressioni che hanno visto come vittime lucciole che lavoravano sulle strade della nostra provincia. Rapine violente, spesso condite da minacce e botte che hanno portato gli investigatori a indagare con attenzione, arrivando fino a pedinare i sospetti che qualche sera fa, ad Alessandria, hanno tentato di portare  termine un altro colpo. Questa volta però i carabinieri sono intervenuti in tempo, bloccandoli e salvando così una prostituta albanese di 36 anni. Subito sono scattate le perquisizioni personali e domiciliari che hanno permesso ai militari di sequestrare una pistola. perfetta riproduzione di quella in dotazione alle forze dell’ordine, due cellulari, due auto usate per commettere i crimini, ma anche gioielli, abiti e un televisore per un valore complessivo di 1500 euro e provento di una rapina avvenuta ad Asti il 6 febbraio. I due sono stati sottoposti al fermo mentre l’Autorità Giudiziaria in questo momento sta vagliando le loro posizioni.