Dopo un’appassionata discussione che ha visto per oltre quattro ore rappresentanti sindacali, volontari di diverse associazioni, lavoratori, disoccupati, consiglieri comunali e assessori confrontarsi sul tema della casa e del lavoro nel consiglio comunale aperto di lunedì, l’aula ha raggiunto ieri, martedì, la condivisione su di un ordine del giorno approvato all’unanimità che segna le linee d’azione dell’amministrazione su questi due temi fondamentali. “E’ molto positivo che tutte le forze presenti in Consiglio, pur avendo posizioni diverse, abbiano saputo trovare una sintesi che segna la direzione in cui l’amministrazione deve andare -commenta il Sindaco Brignolo- perché stiamo vivendo un momento di crisi drammatico che va affrontato senza perdere la propria identità politica, ma cercando di agire insieme anche a chi la pensa diversamente per raggiungere risultati concreti”. L’ordine del giorno riafferma il principio che  l’amministrazione deve “assumere come prioritario, anche nella destinazione delle poste di bilancio, l’impegno a realizzare atti amministrativi volti a dare risposte concrete al bisogno abitativo e al diritto al lavoro riconoscendo a tal fine come  vincolante e normativamente sovraordinato il precetto che riconosce il diritto al lavoro e all’abitare nei principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale”. Viene inoltre rinnovato l’invito a “definire nei tempi più celeri possibili l’acquisizione nella disponibilità del Comune dell’immobile di Via Allende”, obbiettivo per la quale l’assessore Vercelli è già stato a Roma al Ministero e ad “avviare un confronto serrato con l’ASL, aperto alle associazioni che hanno portato il loro contributo alla discussione nel Consiglio comunale aperto, per discutere della destinazione a fini sociali di almeno una parte del patrimonio immobiliare dell’Asl stessa”. L’ordine del giorno auspica poi la massima integrazione e collaborazione con gli altri enti del territorio, invitando l’amministrazione ad intraprendere con il coinvolgimento della prefettura, analogo confronto con tutti i soggetti pubblici, o a partecipazione pubblica (Ferrovie, Enel, INPS, Ministeri vari ecc.) e con gli Enti Religiosi, con patrimonio immobiliare inutilizzato nel nostro territorio comunale” e ad operare affinché la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti destini per un numero consistente di anni una parte significativa del proprio bilancio per finanziare interventi a favore dell’occupazione o del diritto all’abitare. L’ordine del giorno infine impegna “l’amministrazione a garantire un adeguato livello di finanziamento all’agenzia casa e al fondo di garanzia costituito per incentivare la stipula dei previsti canoni convenzionati e a esercitare i dovuti controlli finalizzati a prevenire la morosità colpevole e altri abusi che sottraggono risorse ai soggetti realmente bisognosi” e “a riferire con cadenza bimestrale, nelle Commissioni Consiliari competenti, sullo stato dell’arte degli impegni assunti”.