Dopo un lungo ed accurato lavoro di restauro, le tre tele risalenti al XVII secolo sono tornate all’interno della chiesetta di S.Lucia di Bertoglia di Viarigi. 

Alla presenza di Mons. Francesco Ravinale, vescovo emerito di Asti, Mario Sacco, presidente della Fondazione CrAsti e di don Dino Barberis, direttore della Gazzetta d’Asti e parroco di San Domenico Savio, domenica scorsa le tre opere restaurate dal dott. Giuseppe Lucia di Settime sono state presentate ai fedeli.

L’intervento complessivo, della cifra di 9.200 euro, è stato reso possibile grazie al fondamentale contributo della Fondazione CRAsti (4mila euro) e della Fondazione Crt (4mila euro), oltre che della famiglia Gorrasi Morando. Tutte le pratiche necessarie per la richiesta dei fondi sono state curate ed eseguite a titolo gratuito dall’Arch. Marco Vergano, che per primo si è impegnato per il recupero delle opere. 

Il restauratore Giuseppe Lucia ha ripercorso passo a passo le fasi che hanno condotto al restauro delle tele, rappresentanti rispettivamente: la Madonna del Rosario con S.Agata, S.Vescovo e S.Domenico (questo il quadro di più grandi dimensioni); S.Bolo; la Madonna del Rosario con S.Giuseppe e S.Lucia. 

“La tela con la Madonna del Rosario con S.Giuseppe e S.Lucia, collocata al centro dell’altare maggiore – afferma il restauratore – ha subito un’importante opera di restauro conservativo che ha comportato la rimozione di uno spesso strato di sporco permettendo il recupero di molti colori. Si è anche scoperto, ad esempio, che la tela era stata più volte modificata e ridipinta. La Madonna in origine indossava un abito bianco (quindi era una Madonna Immacolata) che con il passare del tempo è stata modificata. Con l’operazione di restauro si è recuperato l’originario aspetto. Stessa cosa per moltissimi altri dettagli come il cielo”.

Mons. Francesco Ravinale, invece, ha elogiato l’intervento eseguito sottolineato l’importanza del recupero di opere di questo genere, soprattutto nelle piccole realtà come quelle di una frazione di paese, segno intangibile di “devozione e fede”. 

La presentazione delle tre tele restaurate è stata l’occasione anche per ricordare, nel secondo anniversario della morte, Mons. Vittorio Croce, ex vicario generale della Diocesi di Asti e direttore per 44 anni consecutivi della Gazzetta d’Asti. 

Don Croce, alla presenza dei nipoti e di alcuni suoi familiari, è stato ricordato da don Dino Barberis che ha svelato alcuni episodi di vita, anche divertenti, e rammentato come l’ex vicario fosse interessato e legato all’arte e a tutto ciò che rappresentava la cultura. 

La S.Messa è stata accompagnata dal coro dell’Unione Parrocchiale di Accorneri-Refrancore-Viarigi e dalle note alla pianola del M° Michele Barchi e alla chitarra di Denis Ferraris, mentre il tenore Francesco Gugliotta ha intonato “L’Ave Maria”. 

Nel corso del pomeriggio, inoltre, gli “Amici della chiesetta di S.Lucia” hanno svelato alcuni progetti già in cantiere, che mirano al recupero totale della struttura religiosa, e diversi lavori già completati nell’ultimo periodo, come ad esempio: il ripristino del sistema d’allarme, la ristrutturazione del portone d’ingresso principale, la sistemazione delle nicchie (eseguita gratuitamente dall’impresa Diego Berruti di Viarigi) che ospitano le tre tele e il rifacimento delle cornici che proteggono le statue della Madonna e di S.Lucia, eseguite sempre a titolo gratuito dall’artigiano Enrico Accornero. Infine, grazie alla volontà del giovane Daniele Boccato e alla generosità della ditta Edilnova di Viarigi, sono state recuperare le stanze antistanti la struttura religiosa, che d’ora in avanti potranno essere utilizzate per diverse funzioni. 

Il pomeriggio di festa si è chiuso con un grandioso rinfresco preparato dai fedeli e dagli “Amici della chiesetta di S.Lucia” a base di dolci e specialità tipiche della zona, il tutto grazie anche alle donazioni di alcune ditte come: Goggiano vini di Refrancore, Ferraris Agricola di Castagnole Monferrato, 958 Santero di Santo Stefano Belbo di Gianfranco Santero ed il Banco Alimentare di Moncalieri, che hanno sostenuto l’iniziativa, mentre la pro loco di Refrancore capitanata da Marco Bergantin ha fornito tutte le strutture necessarie per l’evento. 

Stefano Vergano