Il covid 19 non ha risparmiato nessuno. Soprattutto gli eventi legati a grandi afflussi di persone, dalle Sagre alle Douja, ad Asti musica ed anche il colosso collisioni, festival agri rock che dal 2011 concentra nel paese di Barolo uno dei più grandi eventi italiani che sposano musica live,enogastronomia e cultura in una cornice suggestiva e invidiata da tutti.
Purtroppo si abbassa la testa davanti al rispetto della salute e alle norme di sicurezza emanate dal governo.
E dato che piove sul bagnato, gli hacker attaccano i profili social di Collisioni. Da sabato 9 maggio le pagine Facebook e Instagram del maxi festival di Langa, seguiti da oltre 800 mila utenti la prima, 80 mila followers la seconda, sono nelle mani di pirati informatici. Intorno alle 18 di sabato 15 maggio, lo staff del festival è stato totalmente estromesso dalla gestione, con il canale Facebook che è tornato online per qualche ora, gestito da sconosciuti, e poi è stato oscurato. Stessa sorte per la pagina Instagram, che risulta non più reperibile sul web. Contestualmente sono anche stati rivelati tentativi di prelievo sulle carte di credito di Collisioni associate alla pagina.
Gli organizzatori hanno subito sporto denuncia e la polizia postale sta indagando sull’accaduto. Per fortuna, dopo una settimana, le pagine sono state restituite agli organizzatori, per annunciare lo slittamento del festival al prossimo anno.
È il commento del patron Filippo Taricco non lascia dubbi.
“In un anno particolarmente difficile anche per i festival di letteratura e i grandi live internazionali, in cui tutti gli organizzatori attendono risposte dal Governo per poter dare istruzioni ai tanti fan che hanno acquistato i biglietti per gli eventi estivi, è un colpo durissimo per Collisioni, che ha nei suoi canali social network uno dei suoi punti di forza – dice il direttore artistico Filippo Taricco -. Questo rappresenta per noi un danno incalcolabile. L’annuncio di questo fatto era doveroso, specialmente per rassicurare gli spettatori che hanno comprato i biglietti del festival, e ora non vedono online i profili ufficiali».
La riattivazione dei profili social è avvenuta miracolosamente il 14 maggio instagram e lunedì 17 per Facebook.
Purtroppo, non per annunciare appuntamenti e concerti ma per una amara dichiarazione “è così triste oggi dovervi comunicare – scrive il patron filippo taricco in una nota stampa- che quest’anno non potremo cantare insieme in una piazza così… Molti di voi non avevano mai perso una sola edizione… Ma il nuovo decreto legge che limita nei prossimi mesi le capienze a 1000 persone sedute in spazi aperti, con distanza di un metro, non consente di programmare nè concerti rock, nè incontri letterari e in generale di accogliervi in quella grande festa in collina che è Collisioni. Domani dovrebbe uscire il nuovo decreto legge per regolare i rinvii, le cancellazioni e dare risposte a tutti coloro che avevano già acquistato un biglietto per i concerti 2020. Provvederemo immediatamente a informarvi qui e sul sito ufficiale. Come se tutto questo non bastasse, da sabato un gruppo di hacker ci avevano portato via la pagina facebook, mettendoci il bavaglio e postando cose stupide in un italiano dubbio. Pensare in mesi così bui di non potervi nemmeno più parlare qui è stato davvero uno schifo…”
Nell’emergenza si cerca di dare rassicurazione a chi attendeva con trepidazione i concerti estivi. Per tutti coloro che avevano acquistato un biglietto per i concerti già annunciati del festival, che sono annullati o rinviati all’anno prossimo, le informazioni verranno date nei prossimi giorni in base alle norme previste nel nuovo decreto legge in attesa di promulgazione, che Collisioni comunicherà a mezzo stampa, sul sito e sui canali social di Collisioni.
“l’incertezza e la preoccupazione – sostiene Taricco – riguardano anche la sopravvivenza stessa della struttura di Collisioni. È importante considerare le manifestazioni e lo spettacolo non soltanto come opportunità turistiche e di visibilità mediatica per il territorio, ma anche come realtà occupazionali. E il settore degli eventi è il più colpito, quello che ripartirà più tardi e che ha subìto i danni più devastanti. Un evento come Collisioni comincia a essere organizzato dal giorno successivo all’ultima edizione: una squadra di professionisti si mette al lavoro per confermare gli ospiti dell’anno successivo, gli scrittori, gli artisti, gli attori, a lavorare al piano tecnico delle strutture, a confermare i concerti internazionali. Ovviamente il lavoro svolto andrà remunerato, anche se il mancato svolgimento del festival ridurrà a zero le entrate. Ci auguriamo di poter aprire un tavolo di lavoro con la Regione, con gli altri attori istituzionali e non coinvolti in questo grande evento del territorio per garantirne la sopravvivenza negli anni a venire, e la Fondazione Crc si è già dimostrata molto collaborativa in questo senso. Altrimenti corriamo il rischio che alla fine di questa emergenza, Collisioni non possa dare il suo contributo per il rilancio promozionale e turistico del Piemonte e i tanti investimenti fatti in questi dodici anni di festival siano vanificati”.
Manuela Caracciolo