arazzeriaPer due giorni Asti metterà al centro della propria attenzione il tesoro dell’ Arazzeria Scassa, un patrimonio inestimabile di arazzi realizzati dal maestro astigiano su cartoni dei più importanti pittori mondiali del novecento. Il primo appuntamento è previsto per martedì pomeriggio alle 18, quando lo stesso maestro Scassa condurrà una Visita guidata, gratuita e aperta a tutti i cittadini, al Museo degli Arazzi alla Certosa di Valmanera. “E’ un occasione, per i pochi astigiani che non abbiano potuto apprezzare questo museo unico al mondo, di conoscere il tesoro che alberga nella nostra Città” commenta il Sindaco Fabrizio Brignolo, che con l’Assessore alla Cultura Massimo Cotto ha promosso l’iniziativa. Il giorno successivo, mercoledì 19 febbraio alle 21,00 in Sala Pastrone si terrà il convegno “Il tesoro dell’Arazzeria Scassa: passato, presente e futuro”, nel corso del quale una delle massime esperte internazionali di arazzi, la prof.ssa Elda Danese dell’Università Iuav di Venezia, terrà una relazione dal titolo “L’Arte degli Arazzi di Scassa”. Interverranno anche il Sindaco di Asti Fabrizio Brignolo, l’Assessore alla Cultura Massimo Cotto e il Presidente della Fondazione CR Asti Michele Maggiora, che illustreranno anche le prospettive di conservazione e valorizzazione del patrimonio del Museo degli arazzi scassa, dopo che le vicende amministrative dell’Amministrazione Provinciale ne hanno messo a repentaglio il mantenimento. “La Città darà un futuro a questo immenso patrimonio”, dichiara il Sindaco Fabrizio Brignolo, il quale rammenta che l’Italia nonostante abbia il maggior patrimonio artistico al mondo non è ancora capace di utilizzarlo, se è vero quanto indicato dall’ultimo rapporto annuale del Censis: “Il numero dei lavoratori nel settore della cultura in Italia (309.000, pari all’1,3% del totale) coincide con la metà di quello di Regno Unito (755.000) e Germania (670.000), ed è molto inferiore rispetto a Francia (556.000) e Spagna (409.000)”. “E’ quindi nostro dovere identificare i tesori artistici del nostro territorio e valorizzarli, per trarne motivo di orgoglio cittadino e prospettiva di sviluppo economico sul fronte dello sviluppo del turismo culturale” conclude Brignolo.