È giorno d’estate in Val Bormida. Sul castello medievale di Monastero Bormida, come sulla Pisterna, borgo antico di Acqui Terme, brilla un caldo sole estivo. Domenica scorsa si è chiuso il sipario sulla quarta edizione di Dietro l’Angolo, festival della cultura e dello spettacolo dal vivo, che per ben 10 giorni consecutivi ha animato questi luoghi magici. I palchi sono stati smontati, le cucine chiuse, le attrezzature riposte, gli artisti partiti. I luoghi occupati da spettacoli, conferenze, cene, cineforum, sono tornati alle loro voci quotidiane. Eppure, quest’anno più che mai, l’eco della grande festa appena conclusa continua a risuonare. Nelle pietre antiche dei paesi così come sui volti degli abitanti della valle. Quell’eco che hanno portato via con se i volontari accorsi da tutt’Italia per dare una mano, per essere protagonisti di quella magia che ha portato in luoghi così periferici e poco conosciuti artisti del calibro di Niccolò Fabi, che ha fatto si che la piazza di un piccolo borgo come Monastero Bormida fungesse da incantevole scenario per le evoluzioni degli acrobati del Cirko Vertigo, che il teatro romano di Acqui Terme risuonasse delle note dell’Ensemble di musiche possibili e vibrasse di emozione per le storie raccontate attraverso il corpo dei danzatori di Fattoria Vittadini. Alla fine di questa avventura ci siamo accorti proprio di questo, ovvero che più che un festival, Dietro l’Angolo è  una Festa. Più che una serie di spettacoli è un luogo e un tempo per stare insieme, ritrovarsi, conoscere nuove persone, luoghi, cibi, ritmi. Gli spazi intimi scelti come location diventano un punto di forza per quel processo di condivisione e gli spettacoli proposti un momento di unione tra anime, corpi e sensazioni. A sipario chiuso resta il sapore di abbracci e chiacchiere, di condivisione di pranzi, coperte da poggiarsi sulle spalle la sera (si sa, in Langa fa fresco anche d’estate), fatica, sudore, energia, entusiasmo. Restano le parole di incoraggiamento dei produttori locali di cibo e vino, preziosi collaboratori che rendono possibile di anno in anno la realizzazione di Dietro l’Angolo, resta la bella sensazione di essere parte di un meccanismo che comprende le associazioni locali, le amministrazioni, i valligiani che partecipano come pubblico e come prezioso aiuto logistico ospitando artisti e volontari. A festa conclusa resta insomma una grande voglia di andare avanti, per organizzare un’altra, ancora più bella, ancora più grande, che possa davvero arrivare a tutti e far venire la voglia, anche a chi ancora non conosce la magia e il calore della nostra valle, di prendersi qualche giorno di stacco dalla vita quotidiana e frenetica e fare un tuffo nella favola che stiamo scrivendo in Valle Bormida.