Dal consiglio d’amministrazione di ieri della Fondazione Centro Studi Alfieriani è arrivata la sfiducia, all’unanimità, al  presidente Valter Boggione.  Nato ad Alba nel 1966, docente di Letteratura italiana all’Università di Torino, era stato nominato, dal ministro per i beni e le attività culturali con decreto del 20 agosto 2019, a succedere al precedente presidente, Maria Rosa Masoero. Nei mesi che precedettero la sua nomina , la carica venne retta  dal consigliere Carlo Cerrato.  Ora la palla passa al Prefetto che la girerà al Rettore dell’Università di Torino, cui spetta la scelta di una terna di nomi da inviare al Ministero: da questa rosa di tre, uscirà il nuovo presidente della fondazione centro studi Alfieri. “La nostra non è stata una scelta facile” spiega Gianfranco Imerito, assessore alla cultura del comune di Asti e membro del consiglio della fondazione “ed assolutamente non era nostra intenzione trovare un capro espiatorio, ma dare un segnale forte alla cittadinanza ed alle istituzioni” La fondazione, da qualche tempo versava in difficili condizioni economiche, che l’attuale pandemia non ha certamente contribuito a risolvere “La situazione è difficile ma non impossibile” spiega Imerito “C’e’ la possibilità di contribuzioni statali e di interventi in ausilio all’Ente, vanto per Asti. Il passivo è pari a poche migliaia di euro: la barca non sta affondando e non la lasceremo affondare”.

Paolo Viarengo