Si sta avvicinando il 12 febbraio, data in cui Charles Darwin quest’anno avrebbe compiuto 201 anni. E come tutti gli anni intorno a questa data numerose città italiane, e non solo, si accingono a festeggiarne il compleanno con il Darwin Day, che è diventato anno dopo anno un evento molto apprezzato, anche grazie al suo stile divulgativo pensato e calibrato per un pubblico curioso, non necessariamente di addetti ai lavori.
Ogni anno i protagonisti del dibattito evoluzionistico nazionale ed internazionale si confrontano fra loro e soprattutto con il pubblico ed il tutto ha chiaramente visto il suo culmine nel 2009, bicentenario della nascita dello scienziato e naturalista inglese e centocinquantenario della pubblicazione della sua opera più famosa L’origine delle specie.
Moltissimi sono stati, lungo tutto l’anno, gli eventi dedicati a questo tema, tra cui ad Asti ricordiamo la presentazione del libro Preghiera darwiniana, il convegno I primati a duecento anni dalla nascita di Darwin, i cui lavori sono stati appena pubblicati dalla rivista scientifica internazionale Folia Primatologica, la tavola rotonda Evoluzione ed evoluzionismo nella cultura contemporanea tra scienza, storia, società.
Ma anche quest’anno ad Asti, che tra l’altro è la città natale dello scienziato e genetista Giuseppe Montalenti di cui ricorrono i vent’anni dalla scomparsa, si rinnova la partecipazione alle manifestazioni con una iniziativa che si è rivelata oltre che impegnativa e di approfondimento anche simpatica e di successo, a cui non sono mancati i riconoscimenti pubblici, capace di avvicinare con una formula non accademica e istituzionale i giovani e i non esperti di scienza.
Venerdì 26 febbraio 2010 alle 21 presso il cinema Lumière Don Bosco, Corso Dante n. 188, verrà rappresentato lo spettacolo “La Scoperta dell’Orizzonte” che aprirà la rassegna teatrale “Teatro per Amore – quinto memorial Gottardo Dorici”, organizzata dal C.G.S. Circolo Don Bosco, in collaborazione con il Cinema Lumière.
Lo spettacolo è un progetto nato appunto nel 2009 in occasione dei festeggiamenti per il bicentenario della nascita di Darwin (12 febbraio 1809) e del centocinquantenario dalla pubblicazione de L’origine delle specie (24 novembre 1859), realizzato dall’Associazione Culturale Parthenos in collaborazione con il Polo Universitario Asti Studi Superiori e l’Associazione Primatologica Italiana ed è stato rappresentato per la prima volta come saggio conclusivo dell’Atelier per Attori “Gabriele Accomazzo” il 28 e 29 marzo 2009 al Salone Teatro Italia di Poirino.
Successivamente, nell’ambito del congresso dell’Associazione Primatologica Italiana tenutosi ad Asti, il 1° Aprile la rappresentazione ha avuto luogo al Diavolo Rosso di Asti.
Il testo, elaborato dalla scrittrice e attrice Valentina Veratrini, ha origine da un soggetto del regista e attore Marco Viecca, il quale ha cercato di cogliere una nuova dimensione della teoria darwiniana dell’evoluzione, riproponendo, all’interno di un vivace dibattito scientifico, le accese questioni morali che si svilupparono all’indomani dell’introduzione della teoria evolutiva. L’eco di tali discussioni è rimbalzata più volte anche oggi nei maggiori mass-media, coinvolgendo così un pubblico più vasto.
“E’ un viaggio a ritroso nel tempo e nella memoria, un secolo e mezzo dopo che Darwin ha scritto L’origine delle specie, considerata una pietra miliare della biologia evoluzionistica e della cultura universale, e dopo le più recenti ed assai rilevanti scoperte scientifiche, negli ultimi anni ci sono stati  molti ed intensi dibattiti, talvolta anche accesi, sul tema dell’evoluzione biologica, che hanno coinvolto scienziati, filosofi e teologi.
Traendo spunto da importanti fatti di cronaca e storici legati a Darwin, ad esempio il caso Scopes, che ha monopolizzato l’attenzione della stampa americana per lungo tempo, o il tentativo del comandante della Beagle, Fitzroy, che tentò di «umanizzare» alcuni membri della tribù dei Fungini”, non di rado, si è avuta l’impressione che in campo vi fossero vere posizioni ideologiche: da una parte, un evoluzionismo metafisico antireligioso e, dall’altra, estremizzazioni fondamentaliste che hanno perorato il più tradizionale “creazionismo” o proposto il più recente “Intelligent Design”.
Ma la scienza, da una parte, e la teologia, dall’altra, rappresentano differenti campi di analisi e di interpretazione, spesso scorrettamente sovrapposti così da generare confusione e polemiche ideologiche, mentre solo un’adeguata riflessione filosofica può forse raggiungere lo scopo di indicare i potenziali punti di convergenza tra scienza e teologia ed il modo in cui questi due campi d’analisi possono integrarsi.
Alla luce del successo ottenuto lo spettacolo è stato rappresentato a giugno presso il Teatro Alfa di Torino in una serata organizzata dai Rotaract, nel corso della quale sono state consegnate dal consigliere Regionale dr. Giampiero Leo due targhe d’onore della Regione Piemonte a Gabriele Accomazzo e Micol Carrara, prematuramente scomparsi.