Luigi Accomazzo, commerciante ad Asti residente a Calliano, è il vincitore di “Effetti dissonanti”, il concorso fotografico on line sul brutto del paesaggio promosso nell’ambito di Verdeterra. La sua fotografia ritrae la chiesetta di San Defendente a Frinco: una colata di cemento in mezzo al verde, soltanto la nebbia a mitigare l’impatto stridente.
Accomazzo è stato premiato sabato in Provincia nella conferenza stampa conclusiva di Verdeterra, ideata e organizzata  dall’Associazione culturale Comunica insieme a Provincia e Comune di Asti (Assessorati all’Ambiente), Ente Parchi Astigiani, Coldiretti, Biblioteca Astense, Cooperativa La Pervinca e Fondazione CRT.
Il vincitore si porta a casa il buono per un pranzo “a km zero”, per due persone, all’agriturismo “I vigneti del mandorlo” di Mombaruzzo. La sua fotografia, senza titolo, ha avuto 47 voti, espressi da Comunica e dalle testate locali che hanno collaborato all’iniziativa (La Stampa, La Nuova Provincia, Il Corriere dell’Astigiano, Gazzetta d’Asti, Radio Asti Europa).
Al secondo posto, con 46 posti, Davide Cavagnero con “Passaporta” (una porta abbandonata tra i vigneti di Montechiaro) e al terzo (45 voti) Paolo Lorenzo Graziano, con l’immagine senza titolo che ritrae il discusso capannone agricolo di Valdonata (San Marzanotto). La graduatoria delle 19 immagini ammesse alla selezione finale si può consultare sul sito www.comunica-asti.it
Sabato sono stati presentati anche i lavori di “Impronte”, tre progetti dell’architetto Piergiorgio Pascolati per abbellire, con una spesa inferiore ai tremila euro, la piazzetta delle Lavandere a Trincere (Asti), l’angolo di piazza Regina Margherita a Montiglio Monferrato dove si ferma l’autobus, il manufatto di cemento a Roccaverano che ospita una parte dell’impianto dell’acquedotto nel giardino poco distante dalla storica torre. Il filo conduttore dei tre interventi, promossi in collaborazione con La Stampa, è l’uso di pannelli e di piante tappezzanti. A Trincere, valorizzando la storia della piccola borgata, accanto alla fermata del bus Pascolati ha immaginato la posa di due pannelli, con fotografie storiche (primo Novecento) delle lavandaie e del ponte della ferrovia Asti-Nizza, arricchiti con piante di rose rosse ricadenti. L’idea, nelle intenzioni di Pascolati e di Verdeterra, costituisce la prima parte di un progetto più ambizioso che punta a raccontare, con l’uso di immagini in sponda destra tra i due ponti (dove si affacciano il parco attrezzato e la pista ciclabile), il rapporto tra gli uomini e il fiume. Il sindaco Galvagno e l’assessore Zavattaro (Ambiente) sabato si sono impegnati a realizzare in toto l’intervento.