Il Soprintendente Massimo Osanna in visita a Palazzo MazzettiIn corso ad Asti la mostra “Alle origini del gusto. Il Cibo a Pompei e nell’Italia antica” promossa dalla  Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e Fondazione Palazzo Mazzetti. Un vero e proprio viaggio alle   origini del comportamento alimentare italiano in un contesto, Asti e il suo territorio, rinomato per una   produzione agro-alimentare che affonda le radici in un passato ricco di testimonianze locali.  La mostra è occasione per ammirare le ricostruzioni delle attività e delle consuetudini alimentari dei Romani   in una sequenza di luoghi e di ambientazioni collegati al consumo, all’elaborazione e alla produzione degli   alimenti, corrispondenti alle varie sezioni espositive con un taglio mirato ad illustrare sia la preparazione e la   presentazione dei cibi sia le tecniche di coltivazione con la ricostruzione di un antico paesaggio agrario   italiano. Il Soprintendente Massimo Osanna in questi giorni ad Asti visita la mostra a Palazzo Mazzetti: “Trovo davvero   innovativo e originale l’allestimento della mostra che, attraverso l’incontro fra archeologia e tecnologia, ha   permesso la ricostruzione delle attività e delle tradizioni alimentari dei Romani e offerto un’opportunità  esclusiva per raggiungere un ampio pubblico non unicamente di esperti del settore”.  Numerose sono le informazioni fornite dall’area vesuviana: dai dipinti, agli arredamenti, alle impronte di   coltivazioni, ai reperti botanici e zoologici, ai cibi carbonizzati, elementi che le grandi mostre contribuiscono   a rendere fruibili a un vasto pubblico. Ma soprattutto la mostra, grazie ai numerosi reperti provenienti dalle   Ville di Stabia è l’occasione per dare il giusto rilievo a un’area archeologica di estrema importanza e bellezza,   da sempre considerata impropriamente minore rispetto alla ben più nota Pompei. La partecipazione della   Soprintendenza non si limita ai soli reperti esposti, ma prevede altresì il contributo di tanti funzionari e   ricercatori che parteciperanno al ciclo di conferenze organizzate durante il periodo della Mostra per illustrate   attività e progetti in corso a Pompei e negli altri siti”. Aperta al pubblico nelle festività di Pasqua e Pasquetta, la mostra raccoglie quotidianamente un grande   interesse di pubblico entusiasta per i contenuti e l’allestimento dell’esposizione. Molto gradita dai turisti è la   possibilità offerta con lo stesso biglietto di visitare la domus romana di Asti, in via Varrone, e la Cripta e   Museo di Sant’Anastasio caratterizzato per la sua duplice realtà di sito archeologico e di sede museale.  Ai visitatori una diversificata offerta con la possibilità di partecipare all’inedito ciclo di conferenze dedicate   ad alcuni aspetti dell’alimentazione nell’antichità oltre che alle archeo-cene con i menù dell’Italia antica   reinterpretati dagli chef dell’Istituto Alberghiero di Asti in collaborazione con l’Accademia Italiana della   Cucina.